A- A+
Cronache
Usa, giustiziato per omicidio nel 2017 ora dai test emerge un Dna diverso
Lapresse

Ledell Lee si è sempre proclamato innocente ma per la legge statunitense era colpevole senza ombra di dubbio e finisce nel braccio della morte in Arkansas per omicidio e stupro, giustiziato con l'iniezione letale nel 2017. A 4 anni dall’esecuzione, i test scientifici sui reperti del delitto sembrano rilevare un enorme sconcertante errore giudiziario.

"Sono innocente" Ledell Lee lo ha ripetuto per anni, ma nemmeno le richieste dei familiari affinché venissero esaminati i capelli e le impronte rimasti sulla mazza, l'arma del delitto, sono servite a salvarlo dal braccio della morte nel 2017 in Arkansas. Ledell, aveva 52 anni, fu ritenuto dalla legge statunitense colpevole senza ombra di dubbio e giustiziato con l'iniezione letale per lo stupro e l' omicidio di Debra Reese, risalente al 1993, in un sobborgo di Little Rock. A 4 anni dall’esecuzione, nuovi test scientifici sui reperti del delitto sembrano rilevare un enorme sconcertante errore giudiziario.

All'epoca le richieste della famiglia di esaminare le impronte e i capelli sul bastone che aveva massacrato la donna furono giudicate dal procuratore "infondate" poiché c'erano sufficienti testimonianze oculari contro Lee "per reputarlo colpevole senza il minimo dubbio, come la giuria aveva deciso". Nel 1993 i sospetti caddero su Lee perché abitava vicino alla vittima, per il passato di droga e il suo dna trovato in tre precedenti casi di stupro. La polizia di Jacksonville chiese quindi la pena capitale, alla quale venne condannato dopo un secondo processo.

Ora i test rivelano che quei capelli e quelle impronte erano di un'altra persona, ignota. Anche nella camicia insanguinata in cui era avvolta la mazza è stato rinvenuto il dna di una persona diversa da Lee. Sono state numerose le associazioni per i diritti civili che hanno citato in giudizio la città di Jacksonville insieme alla famiglia di Lee e grazie alle quali sono stati effettuati gli esami sui vecchi reperti. Gli avvocati degli attivisti hanno reso noto che il profilo del dna emerso dalle analisi non corrispondeva a nessuno nei database nazionali così come non identificate erano le impronte digitali scoperte sulla scena del crimine nel 1993.

 

Commenti
    Tags:
    usaledell leeusa giustiziato per omicidio ma ora il dna lo scagiona
    Iscriviti al nostro canale WhatsApp





    in evidenza
    Caso gioielli, Scotti punge Fagnani: “Belva addomesticata? Devi fare i nomi”

    La conduttrice vs Striscia la Notizia

    Caso gioielli, Scotti punge Fagnani: “Belva addomesticata? Devi fare i nomi”

    
    in vetrina
    Affari in Rete

    Affari in Rete





    motori
    Lamborghini Urus SE: l'icona dei super SUV diventa ibrida

    Lamborghini Urus SE: l'icona dei super SUV diventa ibrida

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.