Palermo, vaccini ai senza fissa dimora nei rioni popolari. Prima nel quartiere Ballarò, ora a Borgo Vecchio, hub nel centro sociale.
A Palermo prosegue la campagna vaccinale per "gli invisibili", lanciata dal governo regionale in collaborazione con la Fondazione Sicilia e la Croce rossa italiana. Vaccini anche agli over 60 che vivono in condizioni di profonda marginalità sociale. "Accanto agli ultimi", avviata nel quartiere Ballarò del capoluogo siciliano il 26 aprile, dove una squadra di medici a domicilio è stata inviata alla Domus carmelitana del quartiere, l'iniziativa continua con l'apertura di un nuovo hub vaccinale a Borgo Vecchio, altro rione popolare nel cuore della città. Lì, domani 5 maggio, al centro sociale Anomalia partiranno le iniezioni per la fascia dai 60 ai 79 con Johnson&Johnson. Il 29 aprile hanno preso il via le somministrazioni a Villa Zito, sede della Fondazione Sicilia, che ha messo a disposizione alcune sale espositive della pinacoteca in via Libertà. Intanto altri centri e quartieri seguono l'iniziativa.
Si tratta di persone in condizioni di povertà e marginalità sociale e per le quali vaccinarsi può diventare ancora più difficile. "Persone esposte al contagio e, loro malgrado, potenziale veicolo di trasmissione del virus. Persone che spesso non riescono a raggiungere i centri vaccinali. Dunque vogliamo essere noi a raggiungere loro" ha dichiarato il commissario all'emergenza covid del capoluogo, Renato Costa. "Trattandosi di persone senza fissa dimora - spiega Costa - spesso difficili da rintracciare, la somministrazione con i vaccini a due dosi potrebbe rivelarsi problematica da portare a termine. Johnson & Johnson, con una sola inoculazione, può consentirci di mettere subito al sicuro anche questa fascia di popolazione, che non può essere abbandonata".
"Questa, forse, è la prima città italiana dove si vaccinano le persone senza fissa dimora", ha dichiarato l'assessore Giuseppe Mattina. "Una forma di attenzione verso le persone fragili, che vivono per strada, in dormitori, strutture di accoglienza, ma anche una tutela per gli altri perché queste persone, appunto fragili, potrebbero ammalarsi e contagiare".
Medici e infermieri messi a disposizione a titolo gratuito dalla struttura commissariale. "È una iniziativa di alto valore sociale - commenta il presidente della Regione Musumeci - prima ancora che di prevenzione sanitaria. Apprezzo la disponibilità della Fondazione Sicilia e la passione del nostro commissario Costa per l'avvio di una esperienza che potrebbe costituire un virtuoso esempio da imitare in altre realtà. La nostra regione si conferma ancora una volta in prima linea nella trincea della solidarietà".
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