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Villa Pamphili, il test del dna dà la conferma: le vittime sono madre e figlia
L'esito dell'esame del Dna ha confermato il rapporto di parentela tra la donna e la bambina di pochi mesi trovate morte nel parco

Roma, test dna conferma: vittime Villa Pamphili madre e figlia
L'esito dell'esame del Dna ha confermato il rapporto di parentela tra la donna e la bambina di pochi mesi trovate morte nel parco di Villa Pamphili, a Roma, sabato scorso: sono madre e figlia.
Il giallo di Villa Pamphili, la donna fantasma e la bimba con segni di violenza sul corpo
La morte di una donna e una bambina, molto probabilmente sua figlia, trovate senza vita all'interno del parco di Villa Pamphili a Roma, resta un mistero. Si valutano sia l'ipotesi del duplice omicidio che quella della morte per un malore della donna e il conseguente decesso per stenti della piccola di circa 6-12 mesi. Si cerca un uomo che potrebbe essere l'autore del delitto, la bimba sarebbe stata "forse strangolata". La Polizia di Stato - riporta Il Messaggero - ha chiesto il concorso nell'identificazione di una donna di età presumibile tra i 20 e i 30 anni: lineamenti caucasici, capelli chiari, altezza pari a 164cm, peso 58 kg. Si legge: "Non si esclude che detta donna si accompagnasse a una bambina di tenera età, fra i 6 mesi ed 1 anno".
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La Polizia ha quindi allegato anche le foto dei tatuaggi presenti sul corpo della vittima, specificando che sono posizionati sul piede destro interno vicino al malleolo, sulla fascia addominale superiore e sul braccio destro parte esterna altezza omero. Riscontri sulla data due decessi - prosegue Il Messaggero - sono attesi dai pm di piazzale Clodio dagli ulteriori esami disposti in seguito alle autopsie eseguite ieri presso l’istituto di medicina legale dell’Università Cattolica. Smentite dalle verifiche della Squadra Mobile alcune testimonianze che raccontavano di un uomo ucraino con in braccio un neonato.