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Cronache
Yara, perizia sulla felpa può ribaltare la sentenza del processo Bossetti
Da Facebook

Sulla felpa di Yara potrebbe esserci la prova che il corpo della povera ragazza non è rimasto per tre mesi nel campo di Chignolo, come sostenuto dall'accusa nel processo contro Massimo Bossetti. Lo riferisce il settimanale OGGI, nel numero in edicola da domani, basandosi sulla relazione medico-legale (470 pagine) sulla quale l’anatomopatologa Cristina Cattaneo lavorò dal 28 febbraio all’11 agosto 2011 prima di consegnarla alla Procura. Su quella felpa, indossata sotto il piumino e sopra la maglietta, mancano due importanti elementi: le lacerazioni provocate dagli animali, in particolare i roditori, e la polvere di ossido di calcio. Elementi che invece sono presenti sul piumino, la maglietta azzurra, i leggins e i calzini che Yara indossava quando scomparve, la sera del 26 novembre 2010. Tutti presentano segni evidenti del passaggio di animali e della polvere di calce.

Perché, chiede il settimanale, da questa aggressione si è salvata solo la felpa? Se fosse presa in considerazione una ipotesi alternativa a quella ufficiale, cioè se dopo la morte a Yara fossero stati sfilati il giubbino, la felpa e addirittura le scarpe e fosse stata rivestita prima dell'abbandono in quel campo, cambierebbe lo scenario ricostruito dagli inquirenti. E crollerebbe una delle colonne portanti dell’Accusa. Le tabelle illustrative sulle lesività rilevate sugli abiti della vittima, che OGGI pubblica, dimostrano che le lesioni tafonomiche (cioè le lesioni causate da agenti esterni all’organismo dopo la morte) compaiono due volte sul piumino, 11 sulla maglietta, sette sui pantaloni e due volte sulle calze. L’unico indumento a salvarsi è stata la felpa. Non appare una sola lacerazione. Figurano solo lesioni da taglio. Inoltre sulla felpa non c’è una sola traccia di sangue, neppure nel punto corrispondente a quello della maglietta (il fianco destro) intriso di sostanza ematica. Se i due indumenti fossero stati indossati assieme dovrebbero essere macchiati nello stesso punto.

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yaramassimo bossettiomicidio yara
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