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Culture
Alinari, salvo l’archivio fotografico. Regione Toscana formalizza l’acquisto

Presentato questa mattina nella sede istituzionale della presidenza della Regione Toscana il piano di salvataggio, ormai andato in porto con i fondi del Ministero dei Beni e Attività Culturali, dell’archivio fotografico Alinari, patrimonio culturale di altissimo valore storico. Quasi tutto il materiale fotografico, e molti altri documenti, saranno destinati alla futura sede di Villa Fabbricotti, attualmente in fase di restauro, che dovrà avere tutte le funzionalità per accogliere i futuri visitatori, ricercatori e studiosi del più importante fondo fotografico esistente in Italia. Ad annunciare il completamento dell'acquisizione sono stati il presidente della Toscana Enrico Rossi, la vicepresidente ed assessore alla cultura Monica Barni, Claudio De Polo, presidente della Società Fratelli Alinari, e Luigi Tomassini, presidente onorario della Società Italiana per lo Studio della Fotografia (Sisf). Già a maggio del 2019 era stata annunciata la vendita della sede storica della Società Fratelli Alinari, costruita nel 1863 da Leopoldo Alinari per il più antico stabilimento fotografico al mondo. Nei locali era ospitato un archivio unico al mondo, nato da un nucleo originario di lastre su vetro e sviluppatosi progressivamente con l’aggiunta di numerosi archivi, fondi e collezioni, che nell’insieme forniscono una testimonianza unica della cultura, del paesaggio, dell’arte, della moda italiana della seconda metà dell’800 e della prima metà del ‘900.  La Regione ha riconosciuto l’eccezionale valore culturale del patrimonio Alinari ed ha approvato (nell'ambito della legge regionale 65/2019) le disposizioni per acquisirlo e garantire così la sua conservazione e valorizzazione, ma soprattutto la fruibilità per il pubblico. Sarà nostro compito valorizzarlo e promuoverne la conoscenza, favorendo l’accesso e la consultazione pubblica di uno dei più grandi archivi fotografici attualmente esistenti" ha dichiarato il presidente Enrico Rossi, durante la presentazione alla stampa “Un patrimonio culturale di altissimo valore storico come l’archivio fotografico Alinari non poteva che essere pubblico. Con questa acquisizione la Regione Toscana ha evitato che si disperdesse e che venisse venduto a privati. Si tratta di un archivio straordinario, indubbiamente prezioso per chi voglia ricostruire la storia del nostro Paese e dell’Europa. Quello che abbiamo realizzato potrà avere grandi sviluppi ed essere foriero di ulteriori acquisizioni, senza trascurare che, grazie alla sua unicità, il suo valore patrimoniale è destinato a crescere. E’ il completamento di un’operazione portata avanti con l’impegno di tutti e di cui ringrazio in particolare la vicepresidente Monica Barni, il Ministero per i beni e le attività culturali e la società Fratelli Alinari nella persona del suo presidente Claudio De Polo”. “Per arrivare a questo importante risultato - ha sottolineato la vicepresidente e assessore alla Cultura della Regione Toscana Monica Barni - sono stati necessari mesi e mesi di grandissimo lavoro di una squadra che ha lavorato in modo amichevole e professionale, per arrivare a questo obiettivo, che è solo la prima tappa di un percorso". I ringraziamenti, sia del presidente che della sua vice, sono andati all’attuale ministro dei Beni e Attività Culturali Dario Franceschini e a tutti i sovrintendenti, ai funzionari del Ministero e della Regione. Il progetto di salvaguardia, ha sottolineato Claudio De Polo, nel ricostruire la storia della fotografia e della Società Fratelli Alinari da lui presieduta “permetterà di essere alla pari di altri importanti stati europei come l’Inghilterra, dove di recente, a Londra, il Victoria and Albert Museum ha dedicato una sezione alla storia della fotografia, o come la Francia, patria della fotografia, dove la Ville de Paris, proprietaria dello storico archivio Roger Viollet nonché di quello di France Soir, ha avviato un importante processo di valorizzazione del proprio patrimonio fotografico e la creazione di un museo dedicato". Il professor Luigi Tomassini, presidente onorario della Società italiana per lo studio della fotografia, in qualità di storia ha tracciato la storia degli Archivi Alinari, ha sottolineando il grande valore di questa operazione. "La nostra Società - ha detto - è molto felice di una soluzione che porta alla salvaguardia di un patrimonio di eccezionale importanza su scala mondiale. Un patrimonio di cinque milioni di immagini, raccolto in più di 150 anni, che non ha uguali al mondo. E oltre al patrimonio materiale, c'è anche un patrimonio immateriale, che consiste nella tradizione, davvero unica. A partire dall metà dell'Ottocento - ha ricordato - gli Alinari fotografano il patrimonio culturale italiano, e alla fine del secolo hanno 6.000 rivenditori in tutto il mondo. Questo è un Archivio di interesse regionale, nazionale internazionale. Queste grandi istituzioni, inoltre, hanno una forte potenza aggregativa, e l'Archivio Alinari ha richiamato molte donazioni. Come studiosi - ha concluso - noi siamo molto contenti di questa soluzione, che è anche una sfida, nella quale ci sentiamo tutti impegnati"

Nel dettaglio l’elenco Fondi e Patrimonio Fotografico

1) 125 fondi di archivio acquisiti al Patrimonio Alinari nel corso del '900 contenenti materiale fotografico vario datato dal 1860 ad oggi, tra i quali ad esempio l'Archivio Alinari composto da n. 114.651 negativi su lastra di vetro riguardanti storia, arte, paesaggio, cultura, società, lavoro in vari formati commissionati da aziende, famiglie private, ecc. L'insieme complessivo dei fondi è composto da 448.532 fotografie vintage sciolte; 473.267 negativi su lastra di vetro; 1.646.089 negativi su pellicola in b/n; 421.188 diapositive a colori oltre a decine di migliaia tra autochromie, cartoline, apparecchi fotografici, stampe, materiali vari relativi alla fotografia per un totale di 3.571.232 pezzi complessivi. Il totale complessivo dell'Elenco fondi e materiale fotografico, supera di poco i 5 milioni di pezzi.

2) varie fototeche di provenienza generica per un totale di 700.000 pezzi tra album fotografici e diapositive a colori;

3) acquisti e donazioni varie, per un totale di 700.000 pezzi composti prevalentemente da fotografie vintage sciolte e fotografie in album;

4) la Biblioteca Alinari, composta da 24.762 tra libri e riviste di fotografia;

5) apparecchiature fotografiche, obiettivi, datati da metà '800 a fine '900 per un numero pari a circa 400 strumenti;

6) lastre collotipiche e macchine fototipiche, per un totale di oltre 3.000 pezzi.

Nell'Elenco di Consistenza del Fondo Stamperia d’Arte Alinari si trovano 1.588 negative su lastre in tricomia e quadricromia; 2.150 negative su pellicola; 19.727 stampe collotipiche di periodi e tirature diverse; oltre 3.000 stampe varie, volumi, riviste. Il patrimonio di oltre 200mila immagini digitali, con il relativo sistema di catalogazione e indicizzazione, verrà acquistato entro maggio 2020, a seguito di una valutazione di congruità economica che è in fase di affidamento a soggetto indipendente specializzato. La società F.lli Alinari Idea SpA si è già impegnata a cedere questo patrimonio al prezzo che sarà determinato, e comunque entro i 2,4 mln previsti dalla legge.

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