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Astronomia, una ricerca: "Dai moti stellari la storia di 90 mila galassie"
La galassia più lontana dalla Terra, dista circa 13 miliardi di anni luce (LaPresse)

Astronomia, una ricerca: "Dai moti stellari la storia di 90 mila galassie"

C’è molta Italia nel team internazionale di ricercatori, guidati da Nicola R. Napolitano (professore presso l’Università Sun Yat-sen di Zhuhai, Cina, già ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Astrofisica - Inaf), che ha ottenuto per la prima volta nuove misure del moto interno delle stelle di circa 90 mila galassie osservate con il Large sky Area Multi-Object Fiber Spectroscopic Telescope (Lamost). Questo nuovo catalogo di dispersioni di velocità fornisce informazioni importanti sulla struttura delle galassie e il contenuto di materia oscura. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista internazionale Monthly Notices of the Royal Astronomical Society. Misurare le velocità delle stelle all’interno delle galassie è un arduo compito, che può fornire però informazioni fondamentali sulla loro formazione ed evoluzione, consentendo di vincolarne la massa e il contenuto di materia oscura in esse presente. Uno strumento adatto a queste misurazioni è il telescopio Lamost, che si trova all’interno dello Xinglong Observatory a nord est di Pechino.

Le galassie nell'emisfero nord e distanti 5 miliardi di anni luce

Gestito dal cinese National Astronomical Observatory (Naoc), è un telescopio con un’apertura efficace di 4 metri che sta osservando il cielo del nord per ottenere una mappa di milioni di stelle della Via Lattea e misurare le velocità di recessione di centinaia di migliaia di galassie per ricostruire la struttura a larga scala dell’universo e al contempo identificare gruppi e ammassi di galassie. Le galassie identificate nel catalogo sono situate nell’emisfero nord e distanti fino a 5 miliardi di anni luce. Dalle prime osservazioni avvenute nel 2009, Lamost ha raccolto dati di elevata qualità, permettendo ai ricercatori di produrre svariati articoli scientifici legati alla Via Lattea e alla fisica extra-galattica, ma nessun gruppo finora aveva mai tentato di misurare le dispersioni di velocità delle galassie. "Il moto delle stelle nelle galassie - commenta Napolitano - può essere ordinato, come quello delle stelle in orbite circolari in galassie a disco, oppure caotico, senza una predefinita direzione, caratteristica delle componenti sferoidali delle galassie. Questo moto disordinato, in maniera analoga al moto caotico delle particelle in un gas, quantificato attraverso il concetto di temperatura, viene descritto dalla cosiddetta dispersione di velocità. E la determinazione di questa grandezza è possibile attraverso la misura della larghezza delle righe di assorbimento spettrali. Se esiste la materia oscura, in aggiunta a quella visibile, poi le stelle si devono muovere più velocemente per bilanciare l’attrazione gravitazionale generata da questa componente oscura e misteriosa. Conoscere questa informazione per un elevato numero di galassie (di diverse dimensioni e masse) è fondamentale per studiarle con un occhio unico".

 

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