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Breve corso di felicità. Le antiregole che ti danno la gioia di vivere

Qualunque cosa sia la felicità, è accanto a te o, per essere ancora più precisi, dentro di te. Tu però non lo sai: non la riconosci e per di più la immagini distante e difficile da raggiungere. E così rinunci, lasci perdere, ti adagi, ti adegui e poco alla volta la vita perde colore, sapore e odore.

La strada per la felicità è in realtà molto più breve e semplice di quello che comunemente crediamo. A farcela sembrare lunga e difficile sono i pregiudizi e i luoghi comuni su noi stessi e sulla vita, pregiudizi che assorbiamo dall’esterno e che accettiamo passivamente. Fin da quando eravamo piccoli ce ne hanno propinati di tutti i tipi. Questo libro raccoglie i più diffusi – che sono nel contempo i più pericolosi e i più difficili da estirpare – e li analizza brevemente affinché ciascuno possa capire quanto certe presunte verità granitiche siano in realtà inconsistenti, e come terribili spauracchi che ci hanno tenuto in scacco per anni si rivelino, a un veloce esame, mostri di fumo, da spazzare via con un semplice soffio. E fornisce consigli pratici per aiutare ciascuno a muoversi in autonomia verso il benessere.

Qualche esempio? Non è vero che essere felici è difficile, non è vero che ti conosci e sai cosa è meglio per te, non è vero che per giungere al benessere è necessario un lungo, non è vero che la felicità si raggiunge eliminando le imperfezioni, non è vero che pensare positivo aiuta a stare bene...

Ecco allora che le cose si possono chiamare con il loro vero nome, che il dolore ha un senso, che ogni giorno può portare i suoi frutti, che le soluzioni vengono a galla, i problemi trovano la giusta collocazione, i talenti emergono, la spontaneità prende il posto del calcolo, i rapporti si animano, i sentimenti si liberano dalla patina uniforme e triste dei conformismi. E il cuore può battere al suo ritmo.
 

cover Breve corso di felicità
 

Raffaele Morelli, è medico, psichiatra e psicoterapeuta. È presidente dell’Istituto Riza e dirige la rivista «Riza Psicosomatica». Per Mondadori ha pubblicato Ciascuno è perfetto (2004), Come essere feldi qici (2005), Non siamo nati per soffrire (2005), Come amare ed essere amati (2006), Le piccole cose che cambiano la vita (2006), Come trovare l’armonia in se stessi (2007), Ama e non pensare (2007), Il sesso è amore (2008), La felicità è dentro di te (2009), Puoi fidarti di te (2009), L’unica cosa che conta (2010), La felicità è qui (con Luciano Falsiroli, 2011), Dimagrire senza dieta (2011), Guarire senza medicine (2012), Lezioni di autostima (2013), Il segreto dell’amore felice (2013), Pensa magro (2014), La saggezza dell’anima (2014), Vincere il panico (con Vittorio Caprioglio, 2015), Nessuna ferita è per sempre (2015), Solo la mente può bruciare i grassi (2016) e Crescerli senza educarli (2016).

Euro 16,00
Pagine 152
Pubblicazione maggio 2017

Su Affaritaliani.it la prefazione di Davide Mosca

Se la felicità è un panorama, è quello che i tuoi occhi stanno ammirando. Se la felicità è un profumo, è il profumo che stai sentendo. Se la felicità è una musica, è quella che le tue orecchie stanno udendo in questo momento. Qualunque cosa sia la felicità, è accanto a te o, per essere ancora più precisi, dentro di te. Tu però non lo sai: non la riconosci e per di più la immagini distante e difficile da raggiungere. E così rinunci, lasci perdere, ti adagi, ti adegui e poco alla volta la vita perde colore, sapore e odore. La strada per la felicità è in realtà molto più breve e semplice di quello che comunemente crediamo. Allora che cosa ce la fa sembrare lunga e difficile? Gli ostacoli di cui è disseminata.

A questo proposito ci sono una notizia buona e una cattiva. Quella cattiva è che siamo noi a porre questi impedimenti sulla nostra strada. Incredibile, ma vero! Certo, lo facciamo inconsapevolmente, ma con una buona dose di masochismo e superficialità. La notizia buona, invece, è che come li abbiamo messi così possiamo toglierli. Non ci sono sforzi da fare, dobbiamo solo prenderne atto. Ma quali sono questi ostacoli? Sono i pregiudizi e i luoghi comuni su noi stessi e sulla vita in generale che assorbiamo dall’esterno e che accettiamo passivamente. Fin da quando eravamo piccoli ce ne hanno propinati di tutti i tipi. Ne esistono così tanti da riempire un libro, ed è proprio ciò che abbiamo fatto!

Abbiamo infatti deciso con Raffaele Morelli di raccogliere i più diffusi – che sono nel contempo i più pericolosi e i più difficili da estirpare – e di analizzarli brevemente per permettere a ciascuno di capire quanto certe presunte verità granitiche siano in realtà inconsistenti, e come terribili spauracchi che ci hanno tenuto in scacco per anni si rivelino a un veloce esame mostri di fumo, da spazzare via con un semplice soffio.

Quanto alla struttura, si è scelto di raggruppare questi pericolosi e fuorvianti luoghi comuni per affinità tematiche, ponendo alla fine di ogni sezione un memorandum, ossia una guida alle cose pratiche da fare per permettere a ciascuno di muoversi in autonomia e con scioltezza verso il benessere. Essere felici è difficile, io sono il frutto del mio passato, l’ansia è il peggior nemico, i problemi vanno affrontati di petto, devo migliorare, senza il mio ex non posso vivere… Sono soltanto alcuni degli ingannevoli cartelli indicatori che ci portano continuamente fuori strada. Simili pregiudizi sono zavorre dannose: da un lato ci intralciano e non ci permettono di andare al nostro passo, dall’altro ci snervano e ci impediscono di guardare in faccia le cose.

Il risultato è una vita greve e sfocata! Per rendercene conto, basta pensare a quante volte ci lamentiamo della pesantezza di certe situazioni o di come ci sentiamo spesso fuori fase, ovvero angustiati da un vago senso di malessere. Smascherare i pregiudizi significa allora recidere i vincoli che ci ancorano a questi pesi. Il risultato è di spiccare immediatamente il volo, come una mongolfiera liberata dalla zavorra. A titolo di esempio, abbiamo inserito una manciata di lettere scelte tra le migliaia che giungono ogni anno a Raffaele Morelli: poche e semplici parole – che non hanno bisogno di commento – per testimoniare quanto sia semplice scorgere e di conseguenza accendere la scintilla della felicità nella propria vita se lo sguardo non è offuscato.

Una vita libera da falsi intralci è infatti una vita piena, consapevole, aperta. Una vita fragrante e ricca di gusto, come auspicavano i grandi saggi del passato.

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