Capolavoro del Carracci trafugato a Bologna all'asta a New York - Affaritaliani.it

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Capolavoro del Carracci trafugato a Bologna all'asta a New York

Ancora una volta è stato Vittorio Sgarbi a riportare all’attenzione dell’opinione pubblica uno scandalo sul nostro patrimonio artistico. Un capolavoro della pittura italiana di fine '500, inizio '600, la «Vergine orante» di Annibale Carracci - che fino all'estate del 2013 si trovava in una collezione privata a Bologna - dallo scorso gennaio, si trova all’estero. Precisamente a New York. Per questo Vittorio Sgarbi lunedì (domani per chi legge, ndr) presenterà un esposto ai Carabinieri. La «Vergine» passò il 15 ottobre del 2013 in un'Asta Dorotheum a Vienna, e fu aggiudicata per 389.300 euro. Il 28 gennaio è stata rivenduta a New York in un'asta Christie's per 965.000 dollari. «E' un'opera essenziale non solo perché è inedita - spiega Sgarbi - ma anche perché appartiene, nella sua originaria freschezza formale, agli anni giovanili di Annibale, verso il 1584-85, quando lavorava proprio ai fondamentali affreschi di palazzo Fava». E pensare che l'opera sarebbe potuta restare a Bologna. Il professore Fabio Roversi Monaco, presidente di «Genus Bononiae», commenta: «Avremmo potuto acquistarla noi, ma nessuno ce l'ha proposta». Il noto critico d’arte continua affermando: «davanti a questa spudorata vendita in America di un capolavoro che stava in Italia, a Benati e ad altri esperti e tutori del patrimonio artistico, come Carlo Ginzburg, Tomaso Montanari e Anna Ottani Cavina, tanto preoccupati per lo spostamento di 300 metri di un dipinto di Raffaello, dalla Pinacoteca al più nobile palazzo Fava, chiedo: perché non si sono agitati e non hanno protestato per questa scandalosa esportazione abusiva ? Perché, non hanno promosso raccolte di firme o presentato un esposto (con Italia nostra o Bologna loro) al ministro Franceschini e al nucleo tutela del patrimonio artistico dei Carabinieri, per recuperare l'opera, sottratta al patrimonio artistico italiano ? Si spera che le autorità competenti possano trarne le dovute conseguenze, e che l’opera sia ripotata al più presto in Italia, precisamente a Bologna.

Paolo Fontanesi