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Culture
Cinema: addio Agnes Varda, maestra della Nouvelle Vague
Foto: LaPresse

"Credo sia piu' importante comunicare che comprendere. Non sono sicura, d'altronde, che ci sia bisogno che gli spettatori comprendano tutto quello che vedono, ma e' necessario che sentano". Con queste parole spiegava la sua idea di arte la celebre regista, sceneggiatrice e fotografa belga Agnes Varda, scomparsa oggi a 90 anni. Proprio questa sera, avrebbe dovuto inaugurare una mostra a Chaumont-sur-Loire, in Francia. La regista, il cui vero nome era Arlette, nacque il 30 maggio 1928 a Ixelles, in Belgio, da madre francese e padre greco. La famiglia si trasferi' prima a Sete e poi a Parigi, dove la Varda comincio' a lavorare come fotografa al The'atre national populaire, all'epoca diretto da Jean Vilar, il creatore del Festival di Avignone. In questo campo artistico, Agnes incontro' ben presto il regista Jacques Demy, che divenne successivamente suo marito. Demy decise di adottare Rosalie, la figlia di Agnes nata da una tormentata relazione con il costumista Antoine Boursellier. Demy e Varda ebbero poi un figlio, Mathieu. Arlette decise di cambiare legalmente il suo nome in Agnes non appena compi' 18 anni e alla fine degli anni Quaranta adotto' il suo iconico taglio di capelli, il caschetto che l'ha accompagnata per tutta la vita. Nel 1954 giro' il suo primo film a bassissimo budget, 'La Pointe Courte' e i suoi amici Philip Noiret e Alain Resnais parteciparono al progetto nelle vesti rispettivamente di protagonista e di montatore. In piena Nouvelle Vague, la Varda giro' 'Cleo dalle 5 alle 7' (1962), il ritratto di una cantante ribelle che vagabonda per Parigi in attesa di sapere dai medici se ha una malattia mortale. Il film ebbe un enorme successo anche grazie all'interpretazione di Corinne Marchand. 

Agnes Varda ottenne una grande popolarita' anche negli Stati Uniti grazie a 'Il verde prato dell'amore' del 1965 che le valse l'Orso d'argento, gran premio della giuria al Festival di Berlino. Dopo aver soggiornato a Los Angeles e girato il documentario 'Lions Love' sull'organizzazione rivoluzionaria afroamericana Black Panthers, nel 1971 la regista conobbe Jim Morrison a Parigi e ne divenne amica al punto di essere tra le poche persone presenti ai funerali segreti del cantautore. Nel 1983 la regista fu membro della giuria del Festival di Venezia e nel 1984 vinse per il miglior cortometraggio con 'Ulysse'. L'anno successivo vinse anche il Leone d'oro alla Mostra cinematografica di Venezia col film 'Senza tetto ne' legge'. Nel 1987, poi, comincio' l'amicizia con Jane Birkin, che sara' la protagonista del docu-film 'Jane B. par Agnes Varda' e di 'Kung-Fu Master'. Dalla morte del marito nel 1990, Varda ha dedicato tre film a quello che e' stato l'amore della sua vita, il film 'Garage Demy' e i documentari 'Les demoiselles ont eu 25 ans' e 'L'univers de Jacques Demy'. Nel 1995 la regista giro' il suo ultimo film, 'Cento e una notte', nella quale coinvolse moltissime star internazionali per omaggiare l'arte cinematografica. Nel 2005, la regista fu insignita del Premio Ce'sar onorario, mentre, l'anno scorso ha ricevuto l'Oscar alla carriera nello stesso anno nel quale ha pubblicato anche il suo ultimo documentario 'Visages villages'. Quest'ultima pellicola ha ricevuto la candidatura agli Oscar nella categoria "miglior documentario" e con questa nomination Agnes Varda e' diventata la persona piu' anziana a essere stata candidata a un Oscar competitivo.  

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