Sette mesi fa avevamo parlato di quanto potesse essere profetico il quarto film della saga “The Matrix”, e con l’avvento della pandemia la pellicola “inquieta” ancora di più.
Era l’11 ottobre 2019 e su questa stessa testata (https://www.affaritaliani.it/entertainment/ancora-silenzio-sulla-trama-di-matrix-4-se-si-ripartisse-dallo-scopo-630732.html), portavamo avanti un approfondimento su quanto potesse essere drammaticamente vicino il mondo di Matrix dopo oltre vent’anni dall’esordio. Un quarto capitolo della saga capitava a fagiolo, rispetto ai progressi della domotica, robotica, ed intelligenza artificiale.
Non sembra vero, ma nel bel mezzo delle riprese è scoppiata una pandemia planetaria che ha messo al centro ancora di più questi strumenti, con un potenziamento delle infrastrutture digitali, il 5G, l’applicazione dei chip sottocutanei, le app di tracciamento degli spostamenti, i pagamenti elettronici, le distanze tra persone, videoconferenze e smart working.
Un’accelerazione feroce verso la totale interazione-integrazione uomo-macchina, che nella filosofia dei Wachowski, porterà all’estinzione della specie umana. Magari tra dieci anni non sarà peregrino avere un rapporto sessuale con un androide, o viaggiare su di un aereo senza piloti a bordo. Comunque sia a luglio riprendono le riprese di questo film a Berlino, che si carica ancora di più di significato viste le eccezionali condizioni del Mondo.
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