Erik Gandini a Visioni dal Mondo Festival del Documentario - Affaritaliani.it

Culture

Erik Gandini a Visioni dal Mondo Festival del Documentario

@Andrea_Radic

La Masterclass della seconda giornata del Festival Internazionale del
Documentario Visioni dal Mondo - Immagini dalla Realtà, sabato 12 dicembre, alle ore 10.30,
Greenhouse UniCredit Pavilion, Milano, ha come protagonista il regista italo-svedese Erik
Gandini.

Erik Gandini, regista e produttore di numerosi documentari di fama internazionale tra cui
“Sacrificio” (Primo Premio IDFA), “Surplus” (Primo Premio IDFA, Amsterdam “Silver Wolf”) e
“Videocracy”, votato quale miglior film documentario al Toronto Film Festival e
che ha avuto un
grande successo nelle sale cinematografiche in Italia, è tra i protagonisti della tre giorni del
Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo - Immagini dalla Realtà (11-12-13
dicembre, UniCredit Pavilion, Milano).

Il Festival, organizzato da UniCredit Pavilion e dalla società di produzione FRANKIESHOWBIZ, ha il
patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico, la media partnership di Rai, RaiNews24 e
RaiCultura, il sostegno di Rai Cinema e la collaborazione di Istituto Luce-Cinecittà e di Doc/it,
l’Associazione Documentaristi Italiani.
In anteprima al Festival la proiezione di The Swedish Theory of Love (La Teoria Svedese
dell’amore), ultima opera di Erik Gandini, sabato 12 dicembre, ore 21.00, Sala Tiglio, UniCredit
Pavilion.

Sinossi: la Svezia e il Paese conosciuto da tutto il mondo per avere una società perfettamente
organizzata, un modello grezzo e simbolo delle più alte conquiste del progresso umano. La teoria
svedese dell’Amore scava nella vera natura dello stile di vita svedese, esplorando i buchi neri di
una società che ha creato le persone più autonome in tutto il mondo.

“Il film solleva l’affascinante questione del perché una vita vissuta con la garanzia di essere sicura,
serena, dovrebbe rivelarsi così insoddisfacente. Alcuni svedesi stanno mettendo in atto una
coraggiosa resistenza: i giovani stanno organizzando raduni nei boschi per potersi arrendersi alle
emozioni e alle affettuosità; e un chirurgo di successo si è trasferito in Etiopia dove, nonostante la
mancanza di ricchezza materiale, ha riscoperto il valore della comunità. In conclusione, il sociologo
Zygmunt Bauman spiega perché una vita senza problemi non è necessariamente una vita felice”.
(Erik Gandini)