Culture
Milano, meraviglia e fermento degli anni ‘60 in mostra
di Simonetta M. Rodinò
La storia di un decennio del capoluogo lombardo all’interno di due limiti cronologici: la costruzione del grattacielo Pirelli, tra 1956 e 1961, all’epoca il più alto d’Europa, e la strage alla Banca Nazionale dell’Agricoltura in piazza Fontana, nel dicembre 1969
La mostra “MILANO ANNI ‘60 Storia di un decennio irripetibile”, da domani nelle sale a piano terra di Palazzo Morando | Costume Moda Immagine, nasce dall’idea del curatore Stefano Galli di raccontare che cosa c’era stato prima del tragico momento per la città, di cui il 12 dicembre ricorreranno cinquant’anni.
Un’indagine sull’innocenza della decade che vide Milano attrattiva, laboratorio di ricerca, nella quale ogni disciplina artistica, musicale, architettonica o politica poteva trovare ampia accoglienza. Una città per gli investitori del mondo estremamente creativa e che includeva e dispensava opportunità.
Dalle gallerie d’arte a Brera ai ritrovi notturni, dai locali jazz e del cabaret ai salotti della finanza e dell’industria, dai lavori teatrali messi in scena da Strehler al Piccolo Teatro ai concerti al Teatro dell’Arte.
Insomma una città che mostrava una voglia di aprirsi, confrontarsi. “Artisti, designer, artigiani, scrittori, fotografi, architetti, intellettuali dialogavano e da quell’ambiente fertile nacquero idee e progetti che avrebbero fecondato il mondo intero”, racconta Galli.
Una carrellata molto interessante di fotografie, una testimonianza preziosa sia per chi visse in quegli anni, sia per coloro che hanno la possibilità di avvicinarsi a una realtà sconosciuta.
Diverse le tematiche affrontate. C’è lo sport con immagini, tra le altre, dello stadio di San Siro (oggi più che mai al centro di dibattiti): caso unico in Europa, ebbe due squadre della stessa città capaci di spartirsi equamente 4 Coppe dei Campioni nel corso del decennio. O incontri di pugilato, così il campionato del mondo di pesi Welter che ebbe come protagonisti Duilio Loi e Carlos Ortiz.
C’è lo scatto, 1962, di un drive in bancario, istituito nella filiale della Banca Provinciale Lombarda di Piazza Diaz; ci sono gli sguardi incuriositi di due agenti che si voltano verso due ragazze che indossano le prime minigonne. C’è il “mitico” Bar Jamaica, una vera leggenda milanese, luogo di ritrovo di artisti e intellettuali. Ci sono le foto realizzate durante la costruzione della Metropolitana e quelle, oggi sembra incredibile, che mostrano parcheggi di automobili in Piazza Scala e Piazza Mercanti.
E poi la musica. Grandi concerti di jazz: Billie Holiday nel 1958 allo Smeraldo, cui seguiranno tutti i grandi maestri, da Duke Ellington a Thelonius Monk fino a Chet Baker, Gerry Mulligan, Miles Davis…
Il cabaret con i Gufi, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci…
E la musica leggera: con il concerto dei Beatles al Vigorelli nel 1965 e dei Rolling Stones al Palalido nel 1967, Jimi Hendrix al Piper nel 1968.
Non mancano oggetti di design, di arredo, riviste e manifesti.
C’è la contestazione del 1968, con Capanna e il Movimento Studentesco, poi …la ferita interrompe il percorso.
Venerdì 12 dicembre 1969 il tempo si è fermato nel salone della Banca Nazionale dell’Agricoltura:
l’orologio segna le 16,37. Sette chili di tritolo collegati a un timer esplodono: 17 morti e 88 feriti.
“MILANO ANNI ‘60 Storia di un decennio irripetibile”
Palazzo Morando | Costume Moda Immagine - via Sant’Andrea 6 - Milano
6 novembre - 9 febbraio 2020
Orari: Martedì-domenica: 10.00-20.00; Giovedì: 10.00-22.30
Biglietti: intero: € 12 - ridotto € 10
Catalogo: edizioni MilanoinMostra