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Culture
Oscar 2017: "La La Land". "No, Moonlight". Perché il clamoroso errore. FOTO

IL COMMENTO/ Oscar a Moonlight, una patetica scelta anti Trump

La notte degli Oscar solo due persone sono a conoscenza in anticipo di chi ha conquistato le 24 statuette in palio. Da 83 anni, infatti, e' sempre la stessa societa' di revisione dei conti che si occupa di raccogliere i voti della giuria e di stabilire i premiati: la societa' PricewaterhouseCoopers, di cui due responsabili, in questo caso Brian Cullinan e Martha Ruiz, sono gli unici a sapere in anticipo il contenuto delle buste che verranno aperte in diretta tv. I due stazionano ai lati del palco, ciascuno con una cartella nera contenente le 24 buste con i premi per tutte le categorie. E' stato uno di loro a commettere l'errore fatale dello scambio di buste. Tutta la procedura di voto viene accompagnata da una segretezza assoluta e dovrebbe essere a prova di errore. Cullinan e Ruiz in passato hanno anche spiegato come avviene il conteggio delle schede: subito dopo l'annuncio delle nomination, vengono inviate ai quasi 7mila membri dell'Academy le schede di voto e le buste, con un codice. Una volta che i giurati hanno votato, le buste vengono rispedite indietro; poi un team dell'agenzia, riunito in una localita segreta, comincia il conteggio. 0gnuno svolge solo una porzione del conteggio totale, che puo' durare vari giorni e viene ripetuto piu' volte fra strette misure di sicurezza, in modo che nulla trapeli. Una volta stilato l'elenco, i nomi dei vincitori vengono inseriti nella busta finale (quella consegnata sul palco e che poi andra', insieme alla Statuetta, al vincitore) e vengono distrutti i tabulati con i nomi di chi non ha vinto. Le precauzioni perche' nulla trapeli all'esterno vengono mantenute fino alla fine: le schede con i vincitori, in doppia copia, vengono inserite in due valigette, prese in carico dai due ai vertici della societa' di revisione contabile, appunto Brian Cullinan e Martha Ruiz.

 

Oscar: trionfa "Moonlight" con colpo di scena. Ecco come è andata

 

I due arrivano al Dolby Theater da una strada diversa, scortati dalla polizia per essere certi che, qualunque cosa accada, una valigetta arrivera' a destinazione. Una volta in teatro, i due si collocano su lati diversi del palco e consegnano la scheda al presentatore un attimo prima che entri in scena. Secondo PwC, i due responsabili sanno anche a memoria i vincitori, nel caso ci sia un errore nell'annuncio per poterlo correggere immediatamente. Un sistema a prova di errore, insomma, ma quando c'e' l'uomo di mezzo qualcosa puo' sempre andare storto: infatti le buste hanno diversi colori ma quella della miglior attrice protagonista e del miglior film sono entrambe rosse. Qualche minuto prima dell'annuncio di 'La La Land' come miglior film, era stata consegnata la busta per la migliore attrice a Leonardo Di Caprio che aveva premiato Emma Stone. Quando e' arrivato il momento del miglior film, l'altro dipendente della PriceWaterhouseCoopers ha preso la sua copia della busta per la miglior attrice, confondendola con quella che all'interno aveva il cartoncino con la scritta "Moonlight". Dietro le quinte, si e' sentito qualcuno dell'agenzia che urlava: "Ha preso la scheda sbagliata". Mentre quelli di "La La Land" stava gia' iniziando il discorso di accettazione, Cullinan e Ruiz si sono precipitati entrambi sul palco a cercare di riparare, spiegando che il vero vincitore era "Moonlight". Ma ormai il danno era stato fatto, con una figuraccia in mondovisione.

LA CRONACA DELLA NOTTE MINUTO PER MINUTO

E' la notte più attesa dal mondo del cinema in tutto il mondo. Ecco chi ha vinto gli Oscar 2017

Colpo di scena agli Academy Awards sul miglior film, l'Oscar piu' importante della serata. A Warren Beatty, salito sul palco con Faye Dunaway per celebrare i cinquant'anni di "Bonnie&Clyde" ed annunciare la miglior pellicola, è stata data la busta sbagliata, attribuendo l'Oscar a "La La Land". L'annuncio e' stato poi rettificato e l'Oscar e' andato a "Moonlight" di Barry Jenkins.

Miglior attrice protagonista Emma Stone per La La Land.

Casey Affleck ha vinto l'Oscar come miglior attore protagonista per il film "Manchester by the sea" di Kenneth Lonergan.

Oscar per la miglior regia a Damien Chazelle per La La Land. Per lui si tratta della prima statuetta ed e' il piu' giovane registra ad aver ricevuto l'Oscar.

L'Oscar per la miglior sceneggiatura non originale va a Barry Jenkins e Tarell McCraney per Moonlight.

L'Oscar per la miglior sceneggiatura originale va a Kenneth Lonergan per Manchester by the sea.

L'Oscar per la miglior canzone va a "City of Stars" di Justin Hurwitz, Benj Pasek e Justin Paul in La La Land.

L'Oscar per la miglior fotografia va a La La Land.

L'Oscar per la miglior colonna sonora va a Justin Hurwitz per La La Land.

L'Oscar per il miglior cortometraggio documentario va a The White Helmets di Orlando von Einsiedel e Joanna Natasegara. Standing ovation per i vincitori dell'Oscar che va ad un documentario che parla della guerra in Siria.

L'Oscar per il miglior montaggio va a John Gilbert per "La battaglia di Hacksaw Ridge".

L'Oscar per la miglior scenografia va a Sandy Reynolds-Wasco e David Wasco per La La Land.

L'Oscar per il miglior corto di animazione va a Piper del regista di origine italiana Alan Barillaro.

L'Oscar per il miglior film d'animazione va a Zootropolis di Rich Moore e Byron Howard.

L'Oscar per i migliori effetti speciali va a Robert Legato, Adam Valdez, Andrew R. Jones e Dan Lemmon per "Il libro della Giungla".

Miglior attrice non protagonista Viola Davis per Barriere (Fences).

Miglior attore non protagonista Mahershala Ali per Moonlight.

L'Oscar per i migliori costumi va a Colleen Atwood per Animali Fantastici e dove trovarli.
 

Oscar: Farhadi, mia assenza contro legge disumana
 

E' andato a "Il Cliente" del registra iraniano Asghar Farhadi l'Oscar come miglior film straniero. Il regista non era presente alla cerimonia di consegna degli Academy Awards per protesta contro il bando anti-immigrazione del presidente Donald Trump da sette Paesi a maggioranza islamica, compreso l'Iran. Ad annunciare il vincitore sul palco, Charlize Theron e Shirley McLaine che hanno letto un messaggio del regista accolto con una standing ovation. "La mia assenza e' dovuta al rispetto per i miei concittadini e per quelli degli altri 6 Paesi che hanno subito un affronto a causa di una legge disumana che ha impedito l'ingresso negli Stati Uniti agli stranieri - ha dichiarato - dividere il mondo tra noi e gli altri, 'i nemici', crea paura e una giustificazione ingannevole per l'aggressione e la guerra...il cinema puo' catturare le qualita' umane,abbattere gli stereotipi e creare quell'empatia che oggi ci serve piu' che mai".


Oscar: a italiani Bertolazzi, Gregorini per miglior trucco

 

Italia premiata alla 89esima edizione degli Oscar con gli italiani Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregorini che, insieme a Christofer Nelson, hanno ricevuto la statuetta per il miglior "Make up and hairstyling" (trucco e parrucco) con il film "Suicide Squad". 

 

Oscar: Bertolazzi dedica statuetta "a tutti gli immigrati"

 

"Sono un immigrato, vengo dall'Italia e lavoro in giro per il mondo. Questo (premio) e' per tutti gli immigrati". Cosi' Alessandro Bertolazzi che ha vinto l'Oscar del cinema per il miglior "Make-up and Hairstyling", insieme a Giorgio Gregorini e a Christopher Nelson per il lavoro fatto nel film "Suicide Squad", scritto e diretto da David Ayer. "Grazie, voglio parlare, devo parlare ho aspettato per 50 anni e forse di piu'", ha dichiarato il Bertolazzi sul palco, rendendo omaggio anche alla moglie Giovanna che lo ha sostenuto "per tutta la vita". Bertolazzi, nato a Vercelli, era alla sua prima candidatura ma lavora da anni con i grandi del cinema. Ha iniziato con il teatro e la sua carriera e' decollata con "Malena", il film di Giuseppe Tornatore con Monica Bellucci uscito nel 2000. Oggi lavora con la prestigiosa agenzia Milton di Londra e ha truccato star del calibro di Penelope Cruz, Brad Pitt e Leonardo Di Caprio. 

 

Oscar: niente da fare per "Fuocoammare", documentario Rosi

 

Non ce l'ha fatta "Fuocoammare", il film di Gianfranco Rosi sugli sbarchi dei migranti a Lampedusa, candidato all'Oscar come miglior documentario. Era l'unica pellicola italiana in corsa. "Ma non chiamatela delusione", aveva avvertito alla vigilia il regista, perche' essere arrivati nel cuore di Hollywood con immagini e sentimenti legate al dramma dei migranti, e' gia' un grande successo. "Fuocoammare" e' stato battuto dal favorito "O.J. Made in America", di Ezra Edelman, documentario di oltre sette ore e mezza sulla storia dell'ex giocatore di football americano O. J. Simpson.

Il premio Oscar al miglior film documentario viene assegnato dagli anni Quaranta. Anche nelle due precedenti edizioni i vincitori della categoria erano stati documentari biografici, come "Citizenfour", sulla vita di Edward Snowden, nel 2015, e "Amy", sulla cantante britannica Amy Winehouse incoronato lo scorso anno. Una curiosita', dopo le polemiche del 2016, quando si parlo' di Oscar "razzisti", "troppo bianchi", tutti i registi dei documentari candidati alla 89esima edizione degli Academy Award erano neri, tranne Rosi.  

Oscar: Trump nel mirino agli Academy Awards

Il presidente Donald Trump nel mirino alla 89esima edizione degli Academy Awards. "La serata e' inziata da due ore e ancora nessun tweet di Trump: Donald sei sveglio", ha cinguettato il presentatore, Jimmy Kimmel, sul palco del Dolby Theatre dove si e' celebrata la consegna dei premi piu' ambiti di Hollywood. Agli Oscar "non tolleriamo le fake news...e prima di cominciare, se in sala c'e' qualcuno di Cnn, Los Ageles Times, New York Times o se lavorate per qualcosa che contiene la parola 'times' dovete lasciare la sala, subito", ha insistito Kimmel riferendosi agli attacchi del presidente contro la stampa, rivolti in particolare contro le testate che lui considera piu' ostili e che venerdi' scorso non sono state ammesse al briefing con il portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer. Kimmel ha sottolineato come la consegna degli Oscar venga seguita in oltre 225 Paesi "che ora ci odiano tutti", ha detto, ringraziando poi ironicamente il dipartimento per la Sicurezza Interna per aver consentito all'attrice francese Isabelle Hupper di entrare negli Usa. Si e' dunque compiaciuto con Trump ricordando come lo scorso anno nessuna delle 20 nomination per la recitazione fosse andata ad un attore di colore mentre quest'anno erano sei. Si e' poi rivolto a Meryl Streep, che aveva duramente attaccato il presidente durante i Golden Globes e che per tutta risposta era stata definita un'attrice "altamente sopravvalutata". La Streep ha vinto 3 Oscar ed ottenuto 20 nomination. "Se dovessi vincere, il presidente twittera' domani alle cinque del mattino, tutto in maiscolo, con un movimento intestinale", ha scherzato Kimmel prima di twittare: "Donald sei sveglio?".

Ma anche nel mondo del cinema non e' tutto rose e fiori. Hollywood discrimina "in base ai Paesi di provenienza - ha dichiarato Kimmel riferendosi al bando anti-immigrati di Trump - ma sulla base dell'eta' e del peso". Un riferimento indiretto a Trump anche da parte dell'italiano Alessandro Bertolazzi, premiato per il miglior 'make-up and hairstyling" che ha dedicato il premio a tutti gli italiani. L'assaggio c'era stato sul red carpet. l loro arrivo, durante la tradizionale sfilata, molte star hanno sfoggiato un fiocco blu, mostrando cosi' il loro sostegno per l'iniziativa dell'Aclu (American Civil Liberties Union) per "i diritti e le liberta' civili garantiti a tutti negli Stati Uniti dalla Costituzione". Tra loro Nuth Regga, nominata tra le migliori attrici per la sua performance in "Loving" che ha indossato la spilla "politica" su un abito rosso di Valentino, ben in vista sul petto.

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