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Culture
Oscar, che cosa c'è davvero nelle misteriose "goodie bag"

Chirurgia intima femminile: boom di labioplastiche

Dopo la notte degli Oscar il web impazzisce per un’altra ‘piccante’ notizia: è stato finalmente svelato il contenuto delle “Goodie Bag”, le celeberrime borse regalo che ogni anno vengono consegnate ai candidati all’Oscar in attesa di partecipare alla cerimonia.

Come da tradizione, la Goodie Bag contiene regali prestigiosi, originali e costosi, ma quest’anno gli attori e le attrici presenti alla maratona degli Academy Awards hanno visto soddisfatta in particolare la propria vanità: "la borsa", con un valore di 200mila dollari, ha offerto un pacchetto di proposte che oltre a sex toys, forniture a vita di creme anti age e gite in giro per il mondo conterrà – nella versione per signora – anche comode sedute di ringiovanimento vaginale.

Da sempre attenti alla propria estetica, talvolta ai limiti della vanità più spinta, gli americani sono la prima popolazione al mondo che ricorre con maggiore frequenza all’intervento del chirurgo estetico.

Questa tendenza, come i dati dell’Aicpe (associazione Italiana Chirurghi Plastici ed Estetici) confermano, non sarebbe solo statunitense, anzi. Nella classifica degli interventi più richiesti dalle pazienti (e dai pazienti) italiane nel 2014 per il terzo anno consecutivo, la chirurgia plastica è ormai più che sdoganata. Si va dalla liposuzione (43.959 interventi), all’aumento del seno (mastoplastica additiva, 33.532), la blefaroplastica, ovvero il ringiovanimento dello sguardo (32.313 interventi), il trapianto di grasso autologo (26.640,) e il rimodellamento del naso (rinoplastica, 27.024 interventi). I numeri parlano chiaro: il settore non è affatto in crisi. In Italia, solo nel 2014, sono stati eseguiti oltre un milione di interventi di chirurgia e di medicina a fine estetico. Di questi, il 76% è costituito da interventi non chirurgici di medicina estetica e il restante 24% di chirurgia plastica.

Sono poi in deciso aumento gli interventi di chirurgia plastica vaginale. Le motivazioni sono molteplici, spiega la dottoressa Stefania Enginoli, medico chirurgo specializzato in chirurgia non ablativa a Milano: “I normali processi biologici come il parto e le disfunzioni ormonali collegate all’invecchiamento possono causare cambiamenti fisiologici che incidono negativamente sulla vita di una donna, come la perdita involontaria di urina, la lassità dei tessuti, la secchezza vaginale, e dare vita a infezioni ricorrenti. Si ricorre a questo intervento per migliorare di fatto la qualità della propria vita”.

La dottoressa Enginoli sottolinea poi come questo intervento venga sempre più spesso richiesto per migliorare la qualità della vita di coppia: “Possiamo parlare di ‘chirurgia estetica affettiva’ – afferma la dottoressa – Le pazienti sempre più frequentemente si presentano da me per fare il colloquio e chiedermi informazioni su questo intervento assieme al partner, decise a coinvolgerlo in questo processo. E tornano dopo qualche mese per ringraziarmi e raccontarmi quanto l’intesa sia migliorata”.
 
La chirurgia estetica della vagina è un intervento che si sta diffondendo anche tra donne giovanissime: “L’età delle pazienti che sono disposte a mettersi sotto ai ferri per modellare la propria vagina va dai 40 ai 60 anni. L’intervento è relativamente semplice e viene eseguito a livello ambulatoriale. Il tessuto vaginale, come la pelle, è composto da fibre di collagene che gli conferiscono forza e flessibilità. Il trattamento sfrutta la tecnologia frazionata del laser CO2 per generare un profondo effetto termico che, contraendo le fibre elastiche, stimola il rinnovamento del collagene, normalizza il flusso sanguigno, aumenta la lubrificazione e le barriere immunitarie e rende le pareti vaginali più resistenti ed elastiche. Oltre a essere veloce, sicuro ed efficace, l’intervento è praticamente indolore. I risultati sono immediati e duraturi e non c’è nessun effetto collaterale”.
 
Nel 2015, secondo quanto rilevato dalla dottoressa, c’è stato un incremento del 30% delle richieste di vaginoplastica rispetto all’anno precedente. “Gennaio e febbraio sono i mesi in cui si concentra il maggior numero di interventi. Almeno la metà delle pazienti non nasconde di scegliere questo periodo per poter fare un regalo di San Valentino un po’ diverso e, si spera, altrettanto gradito, al proprio marito o fidanzato”, conclude la dottoressa Enginoli.

I costi? Abbastanza contenuti: tra i 1000 e i 2500 euro.

CHI E' - La Dottoressa Stefania Enginoli è un medico chirurgo estetico specializzato in tecniche Laser e, in particolare, in tecniche non chirurgiche per il trattamento di tutti gli inestetismi del viso e del corpo. Dopo la laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Milano, ha conseguito il Master Biennale di II livello in Medicina Estetica presso l’Università degli Studi di Pavia ha proseguito con corsi di aggiornamenti in Italia e all’estero, non solo nel campo della Chirurgia Estetica ma anche in quello della Rianimazione e Terapia Intensiva. 

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premi oscargoodie bagplastica vaginale





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