Sante carriere/ E don Georg finisce sulla copertina di Vanity Fair... - Affaritaliani.it

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Sante carriere/ E don Georg finisce sulla copertina di Vanity Fair...

di Antonino D'Anna

E tre. Reduce dalla lotta vittoriosa contro i corvi di Vatileaks (con smascheramento e successiva condanna – più perdono papale – di Paolo Gabriele, l'ex maggiordomo del Papa che passava documenti riservati), promosso Prefetto della Casa Pontificia e divenuto de facto il numero 2 del Vaticano (e Sua Eminenza il cardinal Segretario di Stato Tarcisio Bertone ne ha dovuto prendere atto), ecco che monsignor Georg Gaenswein, 56enne neoarcivescovo e segretario particolare di Benedetto XVI, approda con sguardo intenso e sorriso a metà tra il bonario e il dissacrante sulla copertina di Vanity Fair.

 

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Titolo di Vanity: “Essere bello non è peccato”. Ed è proprio così, Catechismo alla mano. Ecco il numero 32: “Il mondo: partendo dal movimento e dal divenire, dalla contingenza, dall'ordine e dalla bellezza del mondo si può giungere a conoscere Dio come origine e fine dell'universo”. Ancora: “San Paolo riguardo ai pagani afferma 'Ciò che di Dio si può conoscere è loro manifesto; Dio stesso lo ha loro manifestato. Infatti, dalla creazione del mondo in poi, le sue perfezioni invisibili possono essere contemplate con l'intelletto nelle opere da lui compiute, come la sua eterna potenza e divinità' (⇒ Rm 1,19-20) [Cf ⇒ At 14,15; ⇒ At 14,17; 32 ⇒ At 17,27-28; ⇒ Sap 13,1-9 ]”. E sant'Agostino: “Interroga la bellezza della terra, del mare, dell'aria rarefatta e dovunque espansa; interroga la bellezza del cielo... interroga tutte queste realtà. Tutte ti risponderanno: guardaci pure e osserva come siamo belle. La loro bellezza è come un loro inno di lode ["confessio"]. Ora, queste creature, così belle ma pur mutevoli, chi le ha fatte se non uno che è bello ["Pulcher"] in modo immutabile? [Sant'Agostino, Sermones, 241, 2: PL 38, 1134]”.

 

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Difficile che monsignor Gaenswein si lasci andare a una lezione di teologia sulle pagine del settimanale Condé Nast. Però in passato ha ammesso di aver avuto, prima di entrare in seminario, una storia d'amore o un flirt con una ragazza. E che esser belli non sia peccato il segretario di Joseph Ratzinger lo sa e testimonia. Dal tempo in cui fu immortalato, atletico e sportivissimo, mentre giocava (bene) a tennis.

Si chiude la vicenda Vatileaks. Secondo quanto riferisce l'agenzia tedesca d'informazione KNA,
ripresa in Italia da Korazym.org, Paolo Gabriele – l'ex maggiordomo del Papa colpevole di aver
distribuito documenti riservati del Vaticano al giornalista Gianluigi Nuzzi – sarà allontanato dal
Vaticano e andrà a lavorare all'Ospedale Bambin Gesù di San Paolo, proprietà della Santa Sede.
A quanto risulta – ma al momento non è confermato – Gabriele avrebbe perso la cittadinanza
vaticana e la casa all'interno del piccolo Stato.

 

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