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Culture
Van Gogh, all'asta a Parigi con Gauguin

La casa d'aste internazionale Artcurial proporrà, il 4 di giugno e in occasione della vendita di arte Impressionist and Modern, un olio su carta firmato da Vincent Van Gogh. Sono più di 20 anni che un dipinto del maestro olandese non viene battuto all'asta a Parigi. Si tratta di Rammendatori di reti tra le dune, opera esposta dal 2009 presso il Van Gogh Museum di Amsterdam, grazie a un prestito del collezionista privato che lo possiede. Dopo Parigi il quadro sarà presentato a Bruxelles, dal 21 al 26 aprile, e a New York, dal 5 all’11 maggio 2018, prima di far ritorno nella Capitale francese per la mostra di anteprima dell’asta. La vendita includerà un'altra opera giovanile realizzata da una delle figure principali della storia dell’arte del primo Novecento e la cui tumultuosa amicizia con lo stesso Van Gogh è diventata leggenda, Paul Gauguin.

 

Siamo abituati all’ossessione di Vincent van Gogh per il paesaggio. Nienke Bakker, curatore del Van Gogh Museum di Amsterdam richiama l’importanza del contesto in Rammendatori di reti tra le dune. Dipinto nell’agosto 1882, si tratta dell’unico paesaggio realizzato da Van Gogh in quel periodo e riflette l’influenza della Scuola di Barbizon e della Scuola dell’Aia. Quest’opera così emblematica risale dunque alla prima fase della carriera dell'artista e illustra chiaramente la rivoluzione pittorica a cui darà vita da quel momento in poi l’autore della Notte Stellata. Il dipinto costituisce un passo fondamentale nell’avanzamento e nella definizione dello stile espressivo di Van Gogh che appare prendere chiaramente pieno possesso delle sue capacità: la sua particolare attenzione alla lavorazione del cielo è evidente nel trattamento dinamico delle nuvole, insieme alle cime montuose all’orizzonte che utilizzerà in seguito nell’iconico Campo di grano con corvi a Auvers-sur-Oise realizzato nel 1890, solo 8 anni dopo. Ma, aldilà della pittura, Rammendatori di reti tra le dune porta con sé i segni del profondo cambiamento che interesserà la pittura all’inizio del XIX Secolo, conducendo alle Avanguardie del secolo successivo. Il trattamento dei campi punteggiati dalle piccole figure degli abitanti della campagna, enfatizzato da chiazze nere concentriche che suddividono porzioni di verde  suggeriscono una tendenza all’astrazione che conduce aldilà del tema affrontato.

 

Il paesaggio olandese è uno dei dipinti menzionati da Van Gogh nelle sue lettere da L’Aia nei mesi di agosto e settembre 1882. In una lettera del 20 agosto 1882, l’artista ha così raccontato al fratello Theo la sua creazione: «…Qualcosa che ho visto in Scheveningen. Un’ampio raggio tra le dune, al mattino dopo la pioggia. Il prato è relativamente verde chiaro – e le reti sono spiegate in cerchi enormi, creando toni profondi sul pavimento d’erba, in nero, verde o grigio rossastro. Su questo sfondo scuro, donne dai berretti bianchi e uomini, seduti o in piedi o altri ancora camminando come strane ombre, reggono o rammendano le reti.
Di per sé, la scena era tanto strana, quanto tipicamente scura e austera come il più bel ritratto dipinto da Millet, Israels o Groux. Su questo paesaggio, incombe un grigio semplice con una fascia chiara lungo l’orizzonte. Nonostante la caduta della pioggia, ho inoltre realizzato uno studio sulla stoffa su carta, a olio».

 

Il 4 giugno 2018, parallelamente all’eccezionale Raccommodeuses de filets dans les dunes di Vincent Van Gogh, Artcurial porterà in asta una serie di cinque opere di Paul Gauguin, create tra il 1876 e il 1887. I due artisti, uniti in vita da un rapporto intenso e problematico, vengono nuovamente posti in dialogo per la durata dell’esposizione e nel corso della vendita. Le opere giovanili già manifestano i segni dell’innovazione portata avanti dai due maestri, rendendo possibile esplorare il processo creativo che caratterizza queste due figure fondamentali della storia dell’arte che tanto hanno influenzato le generazioni successive. In Francia, Van Gogh incontra l’impressionismo così come l'uomo con il cui confronto rafforzerà la propria identità pittorica: Paul Gauguin. Nell’autunno del 1888, Gauguin si unisce a Van Gogh ad Arles, nella Maison Jaune. I due artisti condividono una sincera amicizia, il cibo, l’assenzio, i costi abitativi e le faccende di casa. Molto presto, però, il loro rapporto deteriora a causa di aspre discussioni, le più serie dovute a questioni artistiche e alle rispettive idee su cosa sia la pittura. Van Gogh ammira Gauguin, ma quest’ultimo sviluppa una crescente avversione verso il suo ospite e il suo lavoro. Gauguin non apprezza la pittura realistica dell’amico, ispirata dalla natura piuttosto che dall’immaginazione o dalla ricerca di un ideale. Una discussione violenta porta alla rottura del legame tra i due, Gauguin fa sapere di essere stato ferito con un coltello prima che Van Gogh lasciasse la Maison Jaune. Van Gogh, trovatosi solo, dice di essersi tagliato via parte dell’orecchio sinistro in un gesto di disperazione. I due artisti non si incontreranno mai più.

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