Visioni d'Arte 2015:Acqua, aria, terra e fuoco nel cinema d'autore
Il mese di marzo vedrà, nell'ambito delle attività dell'Associazione Culturale Silvia Dell'Orso della quale Affaritaliani.it è mediapartner, quattro domeniche dedicate al cinema e al documentario d'autore. La rassegna "Visioni d'Arte 2015" i quattro elementi dell'arte si svolgerà nel suggestivo contesto del Museo Diocesano di Milano
I QUATTRO ELEMENTI NELL’ARTE è il tema scelto quest’anno.
Una molteplice varietà di video, storici e contemporanei, tra i quali documentari, testimonianze, film d’artista, raccontano, evocano e suggeriscono l’antico legame che l’arte intrattiene con i quattro elementi. Aria, Acqua, Terra e Fuoco, da sempre materie suggestive, stimolanti di forza immaginifica, ricche di valori archetipi, filosofici, metaforici e scientifici, alimentano una rassegna che vuole evidenziare l’ampia varietà di interpretazione da parte di artisti che hanno attraversato diverse epoche: dal pittore, al performer, al videoartista sino al video maker che recupera il poema evocativo di sapore avanguardistico.
I quattro elementi nel passato erano oggetto di studio alchemico, per rappresentazioni allegoriche (Indiani Mimbres, Arcimboldo) e proto-scientifiche (Leonardo) e con la loro iconografia costruivano immagini che affermavano la composizione del mondo. A partire dagli anni Cinquanta del XX secolo, un processo che riscrive i principi dell’arte propensa al superamento delle tradizionali dimensioni pittoriche, vede Aria, Acqua, Terra e Fuoco, farsi strumento di lavoro e depositarsi fisicamente sulla tela, assieme a una nuova entità, un quinto elemento – che li racchiude tutti – dato da l’Infinito, lo spazio cosmico, il buco nero, grande intuizione di Lucio Fontana, padre di ardite sperimentazioni (Burri, Klein).
Nel rivelare la loro consistenza fisica, gli elementi entrano nelle opere informali e materiche (Jackson Pollock), nelle azioni performative (Nouveaux Réalistes, Tinguely), nell’Arte Povera (Pino Pascali, Gilberto Zorio, Mario Merz, Jannis Kounellis), rivalutando la dimensione primordiale e la connotazione alchemica. Si parla di energia, rinascita, ciclo, metamorfosi, processo naturale e umano volto al recupero di valori antropologici, nel tentativo di plasmare il gesto creativo come un atto di chimica dell’anima, alla scoperta di uno spazio di trasmutazione dei significati.
Questo flusso di immagini forti e pregnanti sono opera della regia di importanti personalità che hanno fatto la storia del film sull’arte, prima cinematografica (Luciano Emmer), poi televisiva (Reiner E. Moritz). E ancora, i brani di cinema che abbiamo selezionato, restituiscono una visuale sull’arte che supera la riproduzione mimetica e banale della cronistoria espositiva dei fatti, per allargare e dilatare i confini della conoscenza attraverso il proprio specifico creativo (Claudio Pazienza, Pappi Corsicato, Dario Zanasi, Geri Morellini). Autori italiani e stranieri il cui cinema è nato da precedenti esperienze di videoarte (Salvo Cuccia, Michael Gaumnitz), o che è stato istruito dall’immagine fotografica (Hans Namuth, Anita Thacher, Mario Carbone; Francesco Cabras), come da quella pittorica (Bert Haanstra, Giampaolo Penco, Gianfranco Barberi e Marco di Castri), grazie alla vitalità dei quattro elementi tradotti e ricreati dall’artista sono riusciti a muovere nuove sensazioni.