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Dal film al libro, Serena Grandi e CarloAlberto Biazzi
IL FILM

Dal film al libro; l’incontro professionale tra Serena Grandi e CarloAlberto Biazzi era quasi scritto nel destino. Subito sono diventati amici. Nel film “Al di là del mare”, di Biazzi, presentato in anteprima mondiale a New York, al Syracuse International Film Festival-dove in passato hanno proiettato le proprie pellicole registi come Tornatore, Avati e Montaldo- ci sono due volti storici del cinema italiano, Serena Grandi ed Eros Pagni, fortemente voluti.

Al di là del mare è il racconto poetico e drammatico di un bambino che perde il proprio padre e che, attraverso i racconti favolistici del nonno, riesce a trovare il coraggio di andare a cercarlo.

E' ambientato nella Liguria del secondo dopoguerra, il film di CarloAlberto Biazzi, regista de Il padre di mia figlia, presentato a Cannes nel 2017, «C’è il coraggio di rialzarsi, la forza di affidarsi alla terra e al mare, beni meravigliosi che non tradiscono mai.» commenta il regista. «E poi ci sono le storie, quelle del nostro passato, che insegnano a capire chi eravamo.»

Per scrivere la sceneggiatura, Biazzi è partito da un nonno, figura che lui non ha avuto la fortuna di conoscere e della quale ha sempre sentito la mancanza. Forse quel bambino del film è lui.

In un mondo che sta perdendo lentamente il senso dei sentimenti più puri, che dà per scontato anche un abbraccio, Al di là del mare vuole raccontare l’importanza dei sogni, dei ricordi, delle speranze e del perdono. Al Riff Awards Serena Grandi ha vinto un premio alla carriera, al Catania Film Fest, all’Asti International Film Festival, è toccato a Eros Pagni al 76esimo Festival del Cinema di Salerno. Ed è proprio in questo mare di sentimenti che tra il regista e Serena Grandi è nata una grande alchimia sul set, che li ha portati a capire di avere molte cose in comune, tra cui anche la scrittura.

Dall’8 dicembre, quindi, ecco il libro L’uomo venuto dal Po, romanzo thriller per Giraldi Editori, storia coinvolgente e capace di portare il lettore nell’illusione quasi cinematografica, ambientata nel 1944 tra Milano, Cremona e le sponde del fiume Po. Ruota attorno al senso di responsabilità questo romanzo firmato a quattro mani da CarloAlberto Biazzi e Serena Grandi.

Il personaggio principale, Sergio, dopo la morte del suo amore Clelia, durante un bombardamento, si ritrova a cambiare la sua vita, seguendo il filo della storia. Entra a far parte della Resistenza, lascia Milano con le sue strade deserte e torna nelle nebbie della sua città natale, Cremona, sperando di trovare la pace e facendo così un tuffo indietro nel tempo. Ma nemmeno questo trasferimento gli dà sollievo. Il senso di colpa verso Clelia si mischia al tormento per la scomparsa di un suo compagno del collegio, Ennio, un bambino di 9 anni dissoltosi inspiegabilmente nel nulla trent'anni prima, la notte di Santa Lucia.

Che cosa nasconde dietro questa sparizione? Psicologia e suspense si mescolano ad una trama dove nulla è come appare, dove i rami del passato si avvolgono al presente e dove il filo che li unisce fa parte di una matassa difficile da sbrogliare. Biazzi e Grandi, con la loro scrittura asciutta ed essenziale, creano una storia coinvolgente e capace di portare il lettore nell’illusione quasi cinematografica, riuscendo a sostenere un ritmo incalzante fino all’ultima riga e facendo crescere la tensione pagina dopo pagina, nel susseguirsi di misteri inconfessabili. Il romanzo, inoltre, ha anche il pregio di spingerci oltre la trama gialla per farci riflettere su tematiche importanti quali: le separazioni, l'infanzia e la ricerca spasmodica di amicizie, l'amore e il bisogno di felicità, il rapporto con i ricordi. E allo stesso tempo diventa un viaggio nei luoghi della Pianura Padana, di cui emergono descrizioni e suggestioni.

«Ci sono i partigiani.» dice Serena Grandi. «Mio padre lo era, allora perché non ambientare una storia potente, con un intreccio fittissimo di misteri, in quel periodo? È stata una bellissima esperienza scovare vecchi articoli di giornale ricchi di fatti reali e mischiarli con una trama gialla.»

«L’amore per la storia e per il cinema accomuna me e Serena. Anche la criminologia.» dice d’altro canto Biazzi. «Ci siamo conosciuti sul set del mio ultimo lavoro, Al di là del mare, e da lì abbiamo capito che tra di noi c’è una bellissima empatia. Da qui nasce questo romanzo.»

 

 

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