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Economia
2024, anno record di elezioni "nelle mani" dell’Intelligenza Artificiale
Intelligenza artificiale

2024, anno record per numero di elezioni nel mondo

Tante elezioni e un’intelligenza artificiale che si sviluppa, troppo spesso senza controllo. Un mix che potrebbe essere esplosivo soprattutto nell’anno appena iniziato. Infatti nel corso del 2024 il calendario elettorale del pianeta è da record. Ben 76 Paesi andranno al voto. Anche se, come confermato dall’Economist Intelligence Unit, solo in 43 di questi ci saranno votazioni libere ed eque mentre nei restanti 28 non ci sono le condizioni per un voto democratico. Elezioni si terranno in otto dei dieci paesi più popolati del pianeta come Brasile, Bangladesh, Messico, India, Indonesia, Russia, Pakistan e Stati Uniti. 

Primi fra tutti Gli Stati Uniti ma anche l’India, il più popolato, e poi Taiwan, protagonista nelle future diatribe tra Cina e Stati Uniti. e poi Sudafrica, Europa, Regno Unito, Messico, Algeria, Uruguay, Repubblica Dominicana e molti altri. Una tornata elettorale che coinvolgerà oltre il 40% dell’intera popolazione del pianeta, e i cui paesi rappresentano un PIL totale del 42%. Se poi si contassero anche le elezioni regionali, come quelle i  Galizia o nei Paesi Baschi, o in Irlanda si arriverebbe al numero tondo di 100. Risultati che davvero influenzeranno milioni di persone e qui entra in gioco l’informazione o la disinformazione che soprattutto facilitata dall’intelligenza Artificiale potrebbe  creare danni incalcolabili.  Non a caso il “think thank”americano Center for American Progress vede, a questo proposito, nel 2024 un rischio alto nella diffusione della disinformazione “pilotata”.

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2024, alcuni esempi di disinformazione già provata

E un assaggio di questa cattiva informazione è stato visto in maniera chiara  nelle elezioni passate degli Stati Uniti , che hanno evidenziato ad arte errori, confusioni o notizie di frodi che alla fine hanno portato all’assalto a Capitol Hill. La disinformazione si riflette drammaticamente sulla fiducia nella democrazia. Prima vi era solo un processo di crisi istituzionale m adesso sembra esserci un rifiuto di leggere nuove informazioni alle quali non si crede più. E questa non voglia e non dìfiducia nell’informazione puo’ riflettersi negativamente su qualsiasi votazione.

Ed allora quando più della metà dei giovani italiani, come confermato da un recente studio, non mostra interessa ad andare al voto, è comprensibile intendere come esista una relazione nefasta tra disinformazione e disaffezione al voto. Ad esempio per alcuni osservatori politici le prossime elezioni europee  avranno un tema  dominante, ben conosciuto dalla Brexit, e cioè la domanda se sia davvero necessario avere un organismo di controllo sovranazionale e su questo tema mente criminali potrebbero inventare e diffondere notizie false mirate. 

2024, pochi sanno davvero come difendersi dalle fake news

Quando quasi il 60% delle persone non sa con certezza riconoscere una notizia vera da una fake lo sviluppo  dell’Intelligenza Artificiale in mani sbagliate puo’ creare confusione e rappresentare un pericolo. Il primo esempio lampante di questo pericolo si è visto nella campagna lettorale del Bangladesh, prima tornata dell’anno. Tutta la campagna è stata infarcita di disinformazione creata ad  hoc dall’Intelligenza Artificiale. Alcuni centri di osservazione politica hanno identificato pagine di notizie generate dall’intelligenza artificiale su oltre 600 siti web operanti senza quasi il controllo umano. A Chicago, ad esempio, nelle elezioni del sindaco è circolato un video con la fotografia di un candidato e un suo messaggio apparentemente a favore della violenza della polizia che ha sicuramente danneggiato il politico toccato. Anche nella recente campagna argentina si sono visti contenuti generati con l'intelligenza artificiale.

I mezzi per veicolare fake news sono diversi. Negli Stati Uniti, ad esempio, si utilizzano le piattaforme X o Meta, mentre nei paesi di lingua spagnola la diffusione avviene tramite WhatsApp e altri servizi di messaggistica. Il vero problema che ancora non esiste un qualcosa di chiaro che possa permettere di riconoscere le notizie false. Ed allora di fronte a questo pericolo come difendersi? In primis è importante  andare alla fonte originale della notizia e pensare bene quando è il momento di condividerla. Chiaro però che tutto questo dipende dalla volontà e dalla capacità di ognuno di noi. Ciò che è certo è  che la disinformazione ci accompagnerà per tutto il 2024 e potrà minare o condizionare il sistema democratico mondiale. Tutti se ne sono accorti ma sembrano non preoccuparsene troppo.

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