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Economia

di Paolo Fiore

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"E' come alla pompa di benzina. All'interno del prezzo c'era anche il costo del servizio. Oggi c'è il self-service". Così sarà anche per la nuova soluzione fornita da AcomeA SGR. La società di gestione permetterà ai risparmiatori, in 7 passaggi e 15 minuti, di investire evitando i costi legati alla distribuzione e alla consulenza. Un prodotto inedito in Italia, che affianca la lasse A1, "Full Service", destinata a chi vuole delegare le scelte legate ad allocazione e gestione del proprio patrimonio senza rinunciare al supporto di consulenti. La  classe A2,  "Self Service", è invece destinata a coloro che vogliono gestire in autonomia i propri investimenti.

"In questo modo - afferma il vice presidente Giordano Martinelli- spacchettiamo i costi, distinguendo quelli di gestione da quelli di distribuzione e consulenza" che spesso superano il 50% delle spese complessive. Senza carta e via internet. "Le novità sono due: la libertà di scegliere e la completa digitalizzazione dei processi". Un'innovazione in un sistema, quello italiano, arruginito: secondo la classifica stilata dal World Economic Forum, l'Italia è al 42° posto per competitività. Ma guardando al mondo finanziario, le cose vanno anche peggio: l'Italia è oltre la centesima piazza per sviluppo del mercato finanziario e oltre la 120esima per accessibilità ai servizi finanziari e facilità di accesso al credito.   

A decidere il successo del "self service" e del "full service" saranno i risparmiatori: "Deve essere l'offerta che si deve adeguare alla domanda e non vice versa", sostiene il presidente di AcomeA Alberto Foà che, intervistato da Affaritaliani.it, guarda al mondo del risparmio gestito: "Oggi il costo dei servizi finanziari non è esplicitato. C'è un'opacità diffusa nella quale si annidano i conflitti d'interesse a scapito dei risparmiatori". Quanto ai mercati, Foà esorta alla cautela. "Con questa ondata di liquidità, il rischio bolla c'è. E poi c'è il pericolo che, in presenza di rendimenti così bassi, si cerchi il risultato senza valutare il rischio effettivo dell'investimento". Cautela è anche la parola d'ordine per il mercato azionario: "Anche qui direi di stare attenti. Francoforte e Wall Street sono ai massimi. Piazza Affari non ancora". E il taglio dei tassi della Bce? "Per ora non ne ha goduto nessuno. Nè le imprese, ma neanche le banche, che hanno liquidità ma non sanno a chi darla".

 

 
 



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