Agnelli & co. pagano ma festeggiano: quasi 4 miliardi tra sconti e incentivi - Affaritaliani.it

Economia

Agnelli & co. pagano ma festeggiano: quasi 4 miliardi tra sconti e incentivi

I "conti della serva" del Fatto Quotidiano sulle aziende dopo l'accordo col fisco dei giorni scorsi

Accordo col fisco da quasi un miliardo? Ma Agnelli & co. festeggiano comunque

Come si sa da venerdì, Exor, holding della famiglia Agnelli, ha definito con l'Agenzia delle Entrate una complessa contestazione in materia fiscale, con particolare riferimento al rispetto della Exit Tax. La contestazione riguarda la società di diritto italiano Exor, che nel dicembre del 2016 si era fusa con la sua controllata olandese Exor Holding N.V. dando origine all'odierna Exor. Nel dettaglio, spiega una nota, nell'ambito dell'accordo Exor pagherà 746 milioni di euro, di cui 104 a titolo di interessi. Con 203 milioni di interessi dalla Giovanni Agnellu BV, 949 milioni in tutto.

Oggi il Fatto Quotidiano fa i "conti della serva" in tasca agli Agnelli & company. "Lo sconto applicato dal Fisco stavolta potrebbe insomma essere superiore al 50%. Si dirà: 950 milioni restano una bella cifretta. La risposta è: non per tutte le tasche. Per capirci, facciamo proprio il caso di Exor, holding quotata da 120 miliardi di ricavi consolidati: dopo un 2020 pesante, ha registrato 838 milioni di utile netto nel primo semestre 2021 e flirta coi due miliardi sull’intero anno. La multa con sconto (746 milioni) diminuirà del 40% o meno l’utile di un solo anno. Nel 2022, poi, si realizzerà la vendita del colosso assicurativo PartnerRe ai francesi di Covéa per 7,7 miliardi con plusvalenza attesa di circa 2,8 miliardi per Exor", spiega il Fatto.

"Se per andarsene le holding degli Agnelli pagano gli spicci di un valore creato in Italia, non sono spicci quelli che lo Stato ha dato e darà alle imprese di famiglia", scrive il Fatto, che individua in 4 miliardi i guadagni tra sconti fiscali e incentivi per le aziende di "Agnelli & company".

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