Alstom, Parigi sceglie General Electric
Colpo di scena a Parigi. Il governo francese ha rotto gli indugi su Alstom, prendendo posizione a favore dell'offerta di acquisizione da parte dell'americana General Electric. Una decisione che va quindi a sfavore dell'offerta rivale della tedesca Siemens e della giapponese Mitsubishi. Parallelamente il ministro dell'economia Arnaud de Montebourg ha annunciato che lo Stato diventerà primo azionista di Alstom con una quota del 20%.
Ieri General Electric aveva alzato il tiro presentando un'offerta migliorata con concessioni al governo francese. Ge aveva proposto di creare tre joint venture paritarie (turbine a vapore, reti e fonti rinnovabili) con Alstom e vendere la sua attività di segnalazione. Rilanciando dunque la sua offerta da 17 miliardi di dollari (12,35 miliardi di euro), non con denaro ma tutelando Parigi.
"La nuova proposta comporta che la componente in contanti dell'offerta venga abbassata", aveva sottolineato oggi l'ad di General Electric, Jeff Immelt, precisando che comunque la valutazione complessiva delle attività rimarrà la stessa. La nuova valutazione "deve ancora essere completata".
General Electric aveva calato quindi un altro asso venendo incontro alle richieste dell'Eliseo che temeva che tali asset finissero sotto il tetto della conglomerata Usa e dunque sotto il controllo diretto dei regolatori americani del settore nucleare. Per superare questo impasse ha proposto di mantenere in mani francesi i diritti di proprietà intellettuale delle turbine Arabelle, in particolare in un veicolo speciale accessibile ai funzionari statali nel caso di mancato coinvolgimento della multinazionale statunitense nella costruzione di impianti nucleari.
Non solo. Aveva offerto azioni privilegiate alla Francia, che preserva così il suo controllo su questioni legate alla sicurezza e alla tecnologia degli impianti nucleari. Il tutto garantendo uno sviluppo occupazionale (1.000 nuovi posti di lavoro nell'arco dei prossimi tre anni). Come previsto, inoltre, GE aveva promesso che venderà la divisione della segnaletica ferroviaria ad Alstom per rafforzare il business dei trasporti del produttore del treno super-veloce Tgv. Le due società hanno infatti firmato un memorandum of understanding per creare un'alleanza globale nei trasporti. Per l'ad Immelt, la nuova proposta "creerà un'alleanza tra le nostre società nello spirito e in pratica".