Economia
Amianto, dopo 30 anni dalla messa al bando arriva la mappatura nazionale

Dopo 30 anni dalla messa al bando dell'amianto dal territorio nazionale, arriva la prima mappatura. Stipulata la convenzione tra Invitalia e il Ministero
Amianto, dopo 30 anni la prima mappatura nazionale
1992: l'amianto viene messo al bando in Italia. 2020: dopo 30 anni, almeno fino ad ora, non è stata ancora fatta una mappatura nazionale degli edifici che lo contengono. Il Ministro dell'ambiente Costa ha annunciato, secondo quanto riportato da GreenMe, uno stanziamento di 8 milioi di euro che permetteranno di mappare gli edifici e di digitalizzare l’archivio ministeriale sulle bonifiche.
A distanza di 30 anni, da quando è stata vietata la lavorazione, l’uso e il commercio dell’amianto perché ritenuto pericoloso per la salute umana, sono stati fatti dei passi avanti ma forse non abbastanza. Sarebbe stato utile tracciare, fin da subito, gli edifici che lo contenevano. Purtroppo esistono invece solo mappature regionali a macchia d’olio, senza alcuna banca dati nazionale. “Ancora vediamo tetti, coperture, serbatoi d’acqua in amianto” denuncia Costa. “Pensate, che ancora oggi si stimano 2400 scuole con presenza di materiale contenente amianto. È incredibile. Ma non solo: pensiamo agli ospedali, o a tantissime strutture pubbliche. Da qui dobbiamo partire”.
La strada però sembra arrivata a un punto di svolta: Invitalia e il Ministero hanno stipulato una convezione che decorrerà dal 1° gennaio 2021 e avrà una durata di 63 mesi. Secondo quanto riportato da GreenMe essa si inserisce tra i progetti sull’amianto, come “Asbesto 2.0”, finanziato nel 2017 e nel 2018 dal Ministero e punta a identificare gli edifici con presenza di amianto nelle coperture, a partire dalle scuole.
Amianto, gli investimenti in campo
Per la convenzione stati messi a disposizione quasi 8 milioni di euro volti alla mappatura degli edifici pubblici che contengono amianto e ala digitalizzazione e catalogazione degli atti sulle bonifiche della Direzione generale del ministero dell’Ambiente. Il Ministro Costa: “Abbiamo investito 8 milioni di euro con cui, grazie a una convenzione con Invitalia, avviamo finalmente questo importante lavoro. Andava fatto venti, trent’anni fa, lo so. Ma finalmente mettiamo mano a questo dannoso problema. Ancora oggi ci sono ogni anno migliaia di morti per malattie derivanti dall’amianto come asbestosi, placche pleuriche, mesoteliomi, tumori polmonari e altre malattie. L’amianto ha tempi di incubazione lunghissimi: se lo respiri oggi puoi manifestare i primi sintomi anche tra 20-30 anni, quindi è molto difficile poi risalire alla fonte dell’esposizione. Per questo è urgente più che mai affrontare questo tema e identificare velocemente la presenza di amianto e arrivare, come fine ultimo, a rimuoverlo da tutti gli edifici, pubblici e privati".