"Bisogno disperato di modernizzazione": il lavoro secondo Marco Biagi
E' il 19 marzo del 2002: Marco Biagi viene freddato a Bologna. Sono passati 12 anni e le idee contenute nel suo libro bianco sono sull'agenda del governo. Nella direzione indicata dal professore emiliano.
"La Legge Biagi è ancora oggi uno strumento moderno e lungimirante che racchiude in sé forti potenzialità e importanti intuizioni - dichiara la presidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine Marina Calderone - . La flessibilità in entrata, da applicare ad un mercato del lavoro rigido come quello attuale, è un passaggio fondamentale per lo sviluppo. Ma serve anche dare sostegno agli imprenditori creando le condizioni per un rilancio della produzione e, quindi, dell'economia. Perché l'occupazione non si crea per decreto, ma arriva dall'evoluzione del lavoro autonomo. Dare ossigeno alle imprese deve essere un imperativo categorico, così come liberare il lavoro da vincoli e liturgie".
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Il 21 novembre 2001, 4 mesi prima di morire, Biagi parla durante il Congresso nazionale dei consulenti del lavoro. Racconta di un legislatore che "tende a nascondersi", mette l'accento sull'Europa e invoca "un bisogno disperato di modernizzazione del mercato del lavoro". Un messaggio attualissimo. Che dice molto della lungimiranza di Biagi e di quanto tempo l'Italia abbia sprecato.