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Economia
Atlantia, lettera di Perez per Aspi. Pronti a investire fino a 10 miliardi
(fonte IPA) Florentino Perez

Nel giorno del consiglio di amministrazione di Atlantia chiamato a una prima analisi della nuova offerta migliorativa della cordata Cdp-BlackStone-Macquarie, il patron di Acs, Florentino Perez, storico socio in affari con i Benetton con i quali ha concluso il riassetto Abertis e noto ai più per essere il presidente del Real Madrid, fa il suo ingresso formale nella partita Autostrade per l'Italia mandando una lettera al board della società guidata da Carlo Bertazzo. 

Nella missiva di cui l'agenzia Radiocor ha preso visione, viene indicato che Acs esprime "potenziale interesse per l'acquisizione di una quota rilevante in Aspi da Atlantia", valutando il 100% della controllata Aspi tra i 9 e i 10 miliardi di euro. Investimento in cui mettere a frutto la miliardaria vendita (4,9 miliardi di euro) della divisione industriale Cobra alla francese Vinci.

Acs sottolinea che "potrebbe considerare anche il potenziale ingresso di altri investitori nella partita, inclusa ovviamente anche Cassa Depositi e Prestiti". "Crediamo che questa transazione possa rappresentare un'opportunità unica per Atlantia - conclude Acs - e possa essere propedeutica a una futura fusione tra Abertis e Aspi" per creare, come ha accennato lo stesso Perez nell'ultima conference call con gli analisti, un "grande gruppo europeo".

Nella lettera, firmata da Perez si sottolinea che "viste le forti relazioni tra i due gruppi e l'acquisizione di Abertis chiusa con successo", Acs ritiene che "Aspi sia un asset molto interessante perfettamente coerente con le proprie strategie di lungo termine".

La valutazione di 9-10 miliardi di Aspi nasce da "informazioni pubbliche" e da "alcune valutazioni iniziali di alto livello svolte preliminarmente da Acs" ed è considerata dal costruttore spagnolo come "attraente". La stessa forchetta - aggiunge Acs - così come la cifra finale che sarà disposta a pagare per Aspi dipenderà dall'approvazione del nuovo Pef e al via libera alla transazione da parte delle Autorità competenti.

Immediata la reazione della Borsa, dove gli investitori, sulla base di una valutazione più alta di quella della cordata italiana, sono corsi a comprare il titolo Atlantia, spingendo il prezzo in rialzo del 4%. Come la Borsa anche i fondi azionisti di Atlantia, come Tci, che fino ad oggi non hanno perso occasione per rivendicare un'offerta più alta per il principale asset del gruppo hanno salutato con favore la manifestazione d'interesse di Acs che valuta l'asset il 20% in piu' rispetto a quanto offerto da Cdp-fondi. 

La proposta della Cassa-Blackstone e Macquarie ha messo sul tavolo 9,1 miliardi ma ha limato le indennità massime richieste ad Atlantia (circa 800 milioni). Inoltre la società potrebbe ancora incassare gli eventuali ristori per il Covid, relativamente al periodo in cui è azionista di Aspi (e per la sua quota). Dunque un'offerta migliorativa rispetto alla precedente. 

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