Banche, c'è l'effetto Yellen. Una donna a capo della giapponese Nomura
di Andrea Deugeni
@andreadeugeni
In banca, ora, sembra che vada di moda la donna. Se prima c'era la sola Anna Maria Tarantola ai vertici della Banca d'Italia ad essere una pioniera delle quote rosa in un mondo, quello degli istituti di credito, in cui le posizioni manageriali erano pressochè dominate da figure maschili, nell'ultimo anno il vento sta cambiando.
A dare il là è stato il presidente della Russia Vladimir Putin che nel marzo dello scorso anno ha chiamato a dirigere la banca centrale del Paese il suo ex ministro dello Sviluppo Economico nonchè suo ex consigliere economico Elvira Nabiullina. Banchiera a cui poco tempo dopo il numero uno del Cremlino ha affiancato come vice un'altra donna: Ksenia Iudaieva, 43 anni, sherpa russa del G20 che ha ora la delega per le questioni monetarie e creditizie.
A gennaio di quest'anno anche la Federal Reserve si è tinta di rosa, con Janet Yellen, allieva dell'economista James Tobin e moglie del premio Nobel all'economia George Akerlof, banchiera che siedeva già nel board della Fed come vice di Ben Bernanke da cui ha raccolto l'eredità. Segnando il primato della prima donna a capo della banca centrale americana.
Sarà l'effetto Yellen, fatto sta che ora si vocifera che il canadese Mark Carney che guida la Bank of England voglia al suo fianco come vice una donna. Figura che, secondo le indiscrezioni che circolano nella City, potrebbe essere l'italiana Lucrezia Reichlin, già membro del consiglio di amministrazione di UniCredit e il cui nome era circolato anche nel totonomine per la poltrona di ministro dell'Economia del governo Renzi.
C'è di più, oggi sono arrivate due nomine rosa ai vertici di due potenti banche private. La prima: Chie Shimpo, 48 anni con studi prestigiosi a Stanford e alla Waseda di Tokyo, che guiderà Nomura Bank, la più grossa banca di brokeraggio del Giappone, e sarà anche la prima ad avere una donna al comando nel Paese del Sole Levante. Questa settimana anche Keiko Tashiro, 50 anni, è stata promossa a direttrice della Daiwa Securities, un’altro dei colossi finanziari giapponesi, divenendo la prima donna ammessa al comitato direttivo della Daiwa. Per concludere, sarà anche una donna, Sarah Al-Suhaimi, a guidare il settore investimenti della Banca nazionale commerciale d'Arabia, uno dei principali istituti bancari del Paese mediorientale.