Multa record ai furbetti dell'Euribor. Sette banche dovranno pagare 1,7 mld

@andreadeugeni
L'Unione Europea usa il pugno di ferro con Hsbc, Deutsche Bank, Societe Generale, Rbs, JP Morgan, Citigroup e Rp Martin. Graziate, invece, Barclays e Ubs per aver avvisato i funzionari comunitari delle pratiche illegali, riuscendo a godere quindi dell'immunità concessa in questi casi.
Sono le sette banche a cui l'Antitrust Ue ha inflitto multe record (la sanzione più alta fino ad ora è stata di 1,5 miliardi) da 1,7 miliardi per aver manipolato l'Euribor, il Libor e il Tibor, costituendo diversi cartelli. Multe che vanno ad aumentare l'esborso complessivo (quasi 150 miliardi di dollari fra sanzioni e costi per spese legali) che le banche hanno dovuto fronteggiare dal 2008 per gli scandali finanziari legati ai subrime, ai derivati e ai tassi alterati.
Nel caso Euribor, il valore del tasso di riferimento che regola i prestiti interbancari e i mutui, le banche coinvolte sono Deutsche Bank, la britannica Barclays, la francese Societe Generale e Royal Bank of Scotland (Rbs).
Nel caso Libor in yen, e Tibor, invece gli istituti di credito coinvolti sono la svizzera Ubs, Rbs, Deutsche Bank che in tutto ha ricevuto la multa più salata (oltre 700 milioni), le americane JP Morgan, Citigroup e RP Martin.
"Quel che è scioccante degli scandali Euribor e Libor non è solo la manipolazione degli indici, ma anche la collusione tra banche che si suppone siano concorrenti tra di loro", ha commentato il provvedimento il commissario Ue alla concorrenza Joaquin Almunia nell'annunciare la decisione che "manda un chiaro segnale sul fatto che la Commissione è determinata a combattere e sanzionare questi cartelli nel settore finanziario".

La mega sanzione di oggi non segna, però, la fine delle indagini di Bruxelles, perché, come ha fatto capire anche lo stesso Almunia, la pratiche manipolatorie in cartello potrebbero esser state replicate anche in altre aree, come ad esempio il mercato delle valute.
L'uso della mano pesante da parte dell'Antitrust era stato preannunciato ieri dal Financial Times che aveva sottolineato come i funzionari comunitari avrebbero emesso una multa esemplare per puinire siua l'azione concertativa sui tassi benchmark sia per i profitti fraudolenti ottenuti controllandone i valori.
Sono la britannica Hsbc ha annunciato che non intende pagare la multa e ricorrere in appello, mentre le altre banche internazionali sembra che abbiano deciso di non andare allo scontro, anche perché in caso di nuova condanna, rischierebbero d'incappare in sanzioni più elevate. In più, un quadro accusatorio più dettagliato rischierebbe anche di dare il via a possibili azioni di risarcimento miliardarie da parte dei clienti danneggiati. Royal Bank of Scotland (391 milioni di euro) e Deutsche Bank (725 milioni di euro) hanno fatto sapere che le proprie riserve legali sono in grado di coprire interamente l'ammontare delle multe.