Andare in rosso in banca? Costa fino a 50 euro al giorno
L'ennesima prova che avere un conto corrente in Italia è un salasso? Può darsi. Fatto sta che le banche stanno aumentando i costi per chi va in rosso. Tanto che la media per 24 ore di 'sconfinamento' è di 33 euro al giorno, con punte di oltre 50. Praticamente il 10% d'interesse al giorno.
Colpa della Civ (che sta per Commissione d’istruttoria veloce), la tassa fissa che ha sostituito la commissione di massimo scoperto e che a conti fatti ha portato ben pochi benefici ai consumatori. Il tutto mentre Bankitalia fa sapere che un italiano su tre non ha soldi sul conto e gli sconfinamenti sono saliti al 3,5%.
Ad aprire le danze dei rincari sarà dall'inizio del mese prossimo Cariparma che ha deciso di portare a 45 euro (da 35) la la tassa fissa che scatta se si esce dal fido o se si sconfina in negativo senza avere un fido. L'istituto parla di adeguamenti alla media di mercato ma intanto il CorSera rivela che sono molti gli istituti che stanno per varare gli aumenti.
A fare i conti è l'Università Bocconi per il Corriere della Sera, che ha preso in esame sette istituti (oltre a Cariparma, Unicredit, Intesa, Mps, Bnl, Bpm e Ubi). Ebbene andare in rosso anche per un solo giorno per un importo di 501 euro, sommando Civ e interessi passivi, costa in media 33,10 euro, con il picco di 50,25 euro al Monte dei Paschi, seguito da Unicredit (50,23 euro).
Se invece e si sconfina di mille euro si spendono in media 33,34 euro per un solo giorno e 37,76 euro per dieci giorni. Il massimo è ancora di Mps e Unicredit, che per 24 ore chiedono 50,51 euro e 50,46 euro, e per dieci giorni 55 euro ciascuna. La banca con la quale si paga meno è Intesa, che ha scelto di non applicare la Civ, ma appilica un tasso d’interesse nominale molto alto: sugli sconfini per brevi periodi questa logica appare favorevole al cliente.
Va detto che la 'tassa sul rosso' non si applica se si sfora per meno di 500 euro e per meno di sette giorni. Ma in caso contrario, piuttosto che sconfinare può essere più conveniente chiedere un prestito. A difesa delle banche va detto che da qualche tempo pesano i vincoli più forti imposti da Basilea 3, che impongono maggiore patrimonio a fronte del denaro prestato.