Si torna progressivamente alla normalità con il procedere della campagna vaccinale e quindi cambiano le condizioni per l’accesso in banca della clientela. Come scrive il Sole 24 Ore, Abi e i sindacati si sono incontrati per aggiornare le misure sulla salute e sicurezza dei quasi 290mila bancari che sono state definite all’inizio dell’emergenza sanitaria. Il verbale siglato al termine della riunione stabilisce che nelle zone bianche e gialle si tornerà all’accesso libero. Questo significa che i clienti non dovranno più prendere appuntamento al telefono o via mail per andare nella propria filiale bancaria. Restano le tre regole basilari: mascherina, igienizzazione delle mani e distanziamento.
In caso di zona rossa o arancione rimangono in vigore le regole stabilite come l’obbligo di prendere appuntamento. Facendo parlare direttamente il testo del verbale di accordo, siglato dall’Abi e dai segretari generali di Fabi, Lando Maria Sileoni, First Cisl, Riccardo Colombani, Fisac Cgil, Nino Baseotto, Uilca, Fulvio Furlan e Unisin, Emilio Contrasto, le parti hanno ritenuto di dover integrare i precedenti accordi per favorire “la graduale ripresa delle attività economiche e sociali, nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19”.
Proprio per questo, alla luce delle previsioni di legge per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali, Abi e i sindacati confermano, “anche con riferimento ai servizi a contatto con il pubblico, l’attenzione all’adozione di adeguate misure di prevenzione, contrasto e contenimento alla diffusione del virus. In coerenza con lo sviluppo del programma delle riaperture, le Parti condividono che con esclusivo riferimento alle zone ‘bianche’ e ‘gialle’ l’accesso della clientela nelle filiali avvenga gestendo il pieno rispetto del mantenimento della distanza interpersonale, assicurando alle lavoratrici e ai lavoratori la continua disponibilità di adeguati dispositivi di protezione individuale, adottati in base alla normativa (mascherine e gel igienizzante), con l’applicazione di tutte le misure tempo per tempo previste dai provvedimenti delle Autorità competenti”.
Per tutte le situazioni diverse da quella indicata resta confermato quanto Abi e i sindacati avevano previsto nel Protocollo condiviso il 28 aprile 2020 e nelle successive integrazioni. Essendoci una situazione destinata ad evolversi, secondo quanto emerge dai dati, nell’ambito della continua analisi congiunta sull’evoluzione dell’emergenza e dei provvedimenti che verranno adottati dalle autorità, anche in relazione all’accennata ripresa generalizzata delle attività del Paese, ci saranno ulteriori incontri di verifica, uno previsto anche questo mese, per decidere le nuove misure.
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