Banco Bpm ha registrato un utile netto nel semestre di 105,4 milioni (da 603 milioni dello stesso periodo 2019) e di 128 milioni al netto delle componenti non ricorrenti. Nel secondo trimestre il gruppo bancario ha segnato una perdita di 46,4 milioni (contro un utile di 151,6 milioni nel primo trimestre). Senza variazione del proprio merito creditizio e senza PPA, il trimestre si e' chiuso in utile di 76 milioni rispetto a 20 milioni nel primo trimestre.
Nel secondo trimestre del 2020, nonostante la compromissione del quadro macroeconomico dovuta al covid, Banco Bpm e' riuscito a contrastare gli effetti negativi dell'emergenza, sottolinea una nota del gruppo, segnalando che tali risultati sono stati raggiunti in parallelo al costante monitoraggio della qualita' del credito, che ha portato all'ulteriore diminuzione delle esposizioni non performing e al calo dell'Npe Ratio netto al 5% (era 5,2% a fine 2019 e 6,5% a fine 2018). Si confermano molto solide le posizioni patrimoniale e di liquidita' col CET1 Ratio phased-in e CET1 fully loaded si attestano rispettivamente al 14,7% e al 13,3%.
La dinamica degli impieghi e' risultata positiva, con l'erogazione di 12,4 miliardi di nuovi crediti nel semestre e ha contribuito a generare, nel secondo trimestre, un aumento del margine d'interesse che ha parzialmente compensato il rallentamento delle commissioni che tuttavia gia' in giugno hanno registrato un sensibile incremento. La raccolta diretta "core" (conti correnti e depositi) e' aumentata a 5,3 miliardi (+ 6% rispetto ai volumi di fine anno. E' proseguito il processo di efficientamento del gruppo attraverso la diminuzione degli oneri operativi che, anno su anno, scendono del 4,3%. L'aumento dei ricavi e la riduzione dei costi hanno consentito di registrare un risultato dell'operativita' corrente al lordo delle imposte (anch'esso al netto dell'effetto contabile derivante dalla variazione del proprio merito creditizio) in linea con il primo trimestre (104 milioni contro 106 milioni), nonostante la crescita delle svalutazioni sui crediti effettuate per anticipare gli effetti dello scenario macro sul portafoglio crediti.
I crediti deteriorati netti sono scesi del 2,6% a 5,4 miliardi. Guardando piu' nel dettaglio i numeri, gli impieghi netti a clientela sono stati pari a 108,4 miliardi, di cui crediti in bonis +2,7% e crediti deteriorati -2,6% rispetto al 31 dicembre 2019. La raccolta diretta da clientela e' stata pari a 114,4 miliardi (108,9 miliardi a fine 2019) mentre la raccolta indiretta a 88,4 miliardi (89,7 miliardi). Il margine di interesse si e' assestato a 479,5 milioni nel solo secondo trimestre ( 474,1 milioni nel primo) e a 953,6 milioni nel semestre (-5,7%) , le commissioni nette a 376,4 milioni nei tre mesi (da 440,6 milioni nel primo trimestre - 14,6%) e 816,9 milioni nei sei mesi (-8%).
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