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Economia
BancoBpm, 850 uscite congelate . Fusione vicina, un altro indizio
Il Ceo di BancoBpm Giuseppe Castagna

Che si apra a uno scenario a tre UniCredit-Banco-Mps, che tanto spaventa i sindacati per la “macelleria sociale” o che si proceda alla creazione del terzo polo bancario con l'emiliana Bper, su cui spinge il Ceo Giuseppe Castagna (ma sull’asse Milano-Modena-Bologna si registrano molte freddezze operative con Carlo Cimbri di Unipol), pare che in BancoBpm il prossimo risiko, che vedrà protagonista l'istituto di Piazza Meda, stia già influenzando da vicino le normali scelte gestionali.

Bpm
 

Fonti interne al gruppo rivelano ad Affaritaliani.it che mentre vengono portati avanti i contatti con tutti i possibili partner, lunedì il Banco ha allargato le uscite (volontarie) del personale aderente al fondo esuberi, uscite precedentemente stabilite nei mesi scorsi, da 1.500 a 1.607, 107 risorse aggiuntive non accontentando però tutte le numerose domande arrivate. Richieste che erano almeno 850 in più e mettendo dunque uno stop. 

I sindacati avevano richiesto maggiori disponibilità all’istituto nell’ottica di cercare di accontentare quanti più bancari possibili. Tenendo conto che il bacino degli aventi diritto a fare domanda arriva fino a chi maturava il diritto ad andare in pensione fino al 31 dicembre del 2026, allargando le nuove adesioni a sole 107 in più, il gruppo in questo modo ha soddisfatto le richieste fino al 31 agosto 2024

Gli 850 che avevano già inoltrato la domanda di uscita non sono stati accontentati per una ragione economica: per attivare il prepensionamento e ricorrere al fondo di solidarietà del settore bancario, il disco verde, secondo alcune stime, avrebbe generato per la banca oltre 170 milioni di oneri straordinari.

tononi
Il presidente di BancoBpm Massimo Tononi

Per capire la grandezza, 70 milioni in più dei profitti maturati dal Banco nel primo trimestre di quest’anno. Secondo alcune interpretazioni, il niet è stato opposto per cercare di risolvere i problemi di sottodimensionamento in filiale che caratterizza molti istituti di credito italiani.

A fine maggio, BancoBpm chiuderà infatti 300 filiali su tutto il territorio nazionale, sportelli che liberano circa 800 risorse che saranno dirottate sulle filiali limitrofe per far fronte ai probabili trasferimenti di nuovi clienti.

Banco BPM Gruppo APE
 

Secondo altre interpretazioni, invece, il management avrebbe semplicemente preferito evitare di sobbarcarsi il costo delle nuove uscite, ragionando lucidamente sul fatto che gli oneri straordinari conseguenti ai nuovi esuberi post-risiko bancario sarebbero potuti rientrare nel computo dei costi complessivi della nuova operazione societaria all’orizzonte. 

Tenendo conto che in Piazza Meda le domande erano già state inoltrate fra quanti avevano maturato il diritto fino al 31 dicembre del 2026, la possibile base per un bacino di pescaggio a cui dare priorità per gestire gli esuberi è già pronta in casa. Spalmando, però, i costi di ristrutturazione sulla nuova banca risultante dal consolidamento, con le spalle più larghe.

@andreadeugeni

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