Bce, niente colpo di scena: Lagarde mantiene i tassi invariati, sui depositi resta il 2% - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 16:29

Bce, niente colpo di scena: Lagarde mantiene i tassi invariati, sui depositi resta il 2%

Il Consiglio direttivo della Bce ha deciso di mantenere invariati i tre tassi di interesse di riferimento

di Emma Rossi

La Bce mantiene i tassi invariati, sui depositi resta il 2%. L'ultimo taglio  risale alla riunione dell'11 giugno

Nessuna sorpresa da Francoforte: il Consiglio direttivo della Bce ha infatti deciso di mantenere invariati i tre tassi di interesse di riferimento: rispettivamente al 2% quello sui depositi presso la banca centrale, al 2,15% quello sulle operazioni di rifinanziamento principali e al 2,40% quello sulle operazioni di rifinanziamento marginale. 

"L'inflazione si attesta attualmente intorno all'obiettivo di medio termine del 2% e la valutazione delle prospettive di inflazione condotta dal Consiglio direttivo resta pressoché invariata - si legge in una nota della Bce -. Le nuove proiezioni degli esperti della BCE tracciano un quadro dell'inflazione simile a quello dell'esercizio previsivo di giugno. Ne emerge che l'inflazione complessiva si collocherebbe in media al 2,1% nel 2025, all'1,7% nel 2026 e all'1,9% nel 2027; l'inflazione al netto della componente energetica e alimentare si porterebbe in media al 2,4% nel 2025, all'1,9% nel 2026 e all'1,8% nel 2027. L'economia dovrebbe crescere dell'1,2% nel 2025, con una correzione al rialzo rispetto allo 0,9% atteso a giugno. La crescita prevista per il 2026 risulta ora lievemente inferiore, all'1,0%, mentre per il 2027 resta invariata, all'1,3%. Il Consiglio direttivo è determinato ad assicurare che l'inflazione si stabilizzi sull'obiettivo del 2% a medio termine". 

"Per definire l'orientamento di politica monetaria adeguato, il Consiglio direttivo seguirà un approccio guidato dai dati in base al quale le decisioni vengono adottate di volta in volta a ogni riunione. In particolare, le decisioni del Consiglio direttivo sui tassi di interesse saranno basate sulla valutazione delle prospettive di inflazione e dei rischi a esse associati, considerati i nuovi dati economici e finanziari, nonché della dinamica dell'inflazione di fondo e dell'intensità della trasmissione della politica monetaria, senza vincolarsi a un particolare percorso dei tassi", sottolinea la Bce, spiegando che "i portafogli del PAA e del PEPP (pandemic emergency purchase programme) si stanno riducendo a un ritmo misurato e prevedibile, dato che l'Eurosistema non reinveste più il capitale rimborsato sui titoli in scadenza".

"Il Consiglio direttivo è pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti nell'ambito del proprio mandato per assicurare che l'inflazione si stabilizzi sull'obiettivo del 2% a medio termine e per preservare l'ordinato funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria - conclude la Banca Centrale Europea -. Inoltre, lo strumento di protezione del meccanismo di trasmissione della politica monetaria può essere utilizzato per contrastare ingiustificate, disordinate dinamiche di mercato che mettano seriamente a repentaglio la trasmissione della politica monetaria in tutti i paesi dell'area dell'euro, consentendo così al Consiglio direttivo di assolvere con più efficacia il proprio mandato della stabilità dei prezzi".

La Bce lascia i tassi invariati, il commento dell'analista 

Ma che cosa si cela dietro questa mossa? Secondo Simon Dangoor, Head of Fixed Income Macro Strategies di Goldman Sachs Asset Management, "la Bce non ha fretta di tagliare i tassi, e preferisce invece attendere segnali più chiari sui venti contrari sul commercio e sull’inflazione inferiore alle attese". Ora, prosegue Dangoor, "ci aspettiamo un ultimo taglio a dicembre, visti i rischi al ribasso, anche se non è da escludere che non vi sarà alcun allentamento. I rendimenti a breve termine restano relativamente ancorati in questo contesto, mentre l’impulso derivante dall’espansione fiscale tedesca e dalle riforme pensionistiche olandesi potrebbe spingere al rialzo i rendimenti sulla parte lunga della curva". "Preferiamo quindi strategie di carry e di steepening della curva piuttosto che un’esposizione diretta alla duration", conclude l'analista. 

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