"Bce, solo noi possiamo giudicare". La Corte Ue contro i giudici tedeschi - Affaritaliani.it

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"Bce, solo noi possiamo giudicare". La Corte Ue contro i giudici tedeschi

Scontro istituzionale senza precedenti nel cuore dell’Europa. Mentre Christine Lagarde continua a sottolineare che la Bce proseguirà “imperterrita” nella sua azione di politica monetaria non convenzionale acquistando titoli di Stato, la Corte di Giustizia ha preso carta e penna e con un inusuale comunicato ha ricordato e sottolineato che solo la Corte stessa è competente a constatare se un atto di un'istituzione dell'Unione europea sia contrario al diritto comunitario, e che una sua sentenza pronunciata in via pregiudiziale è vincolante per i giudici nazionali. Proprio come quella già emessa sull'operato dell'Eurotower.

Rumors: scadenza dei prestiti Mes a dieci anni/ I prestiti del Meccanismo europeo di stabilità agli Stati dovrebbero avere una scadenza a dieci anni. Lo hanno indicato fonti Ue alla Radiocor. E i tassi di interesse saranno inferiori a quelli medi praticati dal Mes e, dunque, più vicino allo 0%. Degli ultimi dettagli dei prestiti discuteranno questo pomeriggio per videoconferenza i ministri finanziari europei: è atteso un accordo su modalità, termini, scadenze e condizioni dei presiti per fronteggiare la crisi sanitaria. Ci sarà una sola condizionalità: gli Stati dovranno usare i fondi per spese dirette e indirette legate appunto alla crisi sanitaria.

I giudici comunitari sono intervenuti per prendere posizione dopo la sentenza della Corte costituzionale tedesca sulla Bce per difendere le proprie competenze e prerogative e dopo che le toghe rosse di  Karlsruhe hanno dato tre mesi di tempo all'istituto presieduto dalla Lagarde per giustificare le sue decisioni di acquistare titoli sovrani nella zona euro, decisioni a suo tempo dichiarate dalla Corte Ue pienamente legittime. Il comunicato, ha precisato la direzione della comunicazione della Corte, è stato inviato per rispondere alle "numerose domande ricevute, riguardanti la sentenza emessa dalla Corte costituzionale tedesca il 5 maggio 2020 che verte sul programma Pspp della Banca centrale europea".

La nota ha precisato anzitutto che "i servizi dell'istituzione non commentano mai una sentenza di un organo giurisdizionale nazionale"; ma, poi, "in linea generale", ha aggiunto, che "in base a una giurisprudenza consolidata della Corte di Giustizia, una sentenza pronunciata in via pregiudiziale da questa Corte vincola il giudice nazionale per la soluzione della controversia dinanzi ad esso pendente".

Inoltre, ha continuato il comunicato, "per garantire un'applicazione uniforme del diritto dell'Unione, solo la Corte di Giustizia, istituita a tal fine dagli Stati membri, è competente a constatare che un atto di un'istituzione dell'Unione è contrario al diritto dell'Unione".

E ha sottolineato: "Eventuali divergenze tra i giudici degli Stati membri in merito alla validità di atti del genere potrebbero compromettere infatti l'unità dell'ordinamento giuridico dell'Unione e pregiudicare la certezza del diritto". La nota della Corte Ue ha ricordato poi che "al pari di altre autorità degli Stati membri, i giudici nazionali sono obbligati a garantire la piena efficacia del diritto dell'Unione", e ha avvertito che "solo in questo modo può essere garantita l'uguaglianza degli Stati membri nell'Unione da essi creata”.