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E-Like: stop agli sprechi da stand-by, risparmia fino a 60 euro l’anno
Cialona (E-Like): "Ottimizzare lo stand-by non richiede investimenti, solo attenzione e consapevolezza. E può generare benefici sia per il portafoglio che per l’ambiente"

E-Like: risparmiare energia partendo dallo stand-by. I dispositivi più energivori e le soluzioni smart per tagliare costi e sprechi
In un periodo in cui il risparmio energetico è diventato non solo una questione economica ma anche ambientale, ogni dettaglio può fare la differenza. Anche quello che spesso viene ignorato: lo stand-by degli elettrodomestici. Quei piccoli led accesi h24, apparentemente innocui, possono incidere in modo significativo sulla bolletta elettrica annuale. Ne abbiamo parlato con Fabio Cialona, Direttore Generale di E-Like, azienda attiva nel settore dell’efficienza energetica e della smart home, per capire come limitare gli sprechi e rendere le nostre abitazioni più sostenibili.
L’intervista si concentra proprio su quei consumi “invisibili” che spesso sottovalutiamo. Cialona ci guida alla scoperta degli elettrodomestici più energivori in stand-by, delle soluzioni più efficienti per tagliare gli sprechi e dell’impatto reale che questi accorgimenti possono avere sulla bolletta e sull’ambiente.
Qual è l’elettrodomestico che consuma di più in stand-by?
"Tendenzialmente, il televisore resta l’elettrodomestico più energivoro in modalità stand-by", spiega Cialona. "Subito dopo troviamo dispositivi come decoder, console per videogiochi, la classica PlayStation o la Nintendo, ma anche altri apparecchi come computer portatili e dispositivi smart". Tutti strumenti che, anche quando non sono in uso, continuano ad assorbire energia elettrica. Il consiglio del Direttore Generale di E-Like è chiaro: "Soprattutto in prossimità delle vacanze, è buona prassi spegnere l’interruttore che alimenta questi dispositivi, evitando di lasciarli inutilmente in stand-by".
Prese smart o multipresa con interruttore?
Quando si parla di gestione intelligente dell’energia, la tecnologia ci offre già valide soluzioni. "Le prese smart sono senz’altro da preferire in termini di efficientamento energetico", afferma Cialona. "Consentono il controllo da remoto, la programmazione oraria e, nei modelli più avanzati, anche il monitoraggio dei consumi. Questo permette una gestione più profittevole delle apparecchiature e consente di risparmiare qualche kilowattora".
Le multiprese con interruttore restano comunque una buona opzione, anche se meno evoluta. "Non avendo una base smart, ragionano solo sullo switch tra on e off. E spesso, nell’impossibilità di spegnere solo uno o più dispositivi collegati, si finisce per lasciarle sempre attive". Per questo, conclude Cialona, "nella valutazione tra le due soluzioni, la presa smart è da preferire. Tuttavia, il consumatore finale dovrebbe anche valutare il rapporto tra il risparmio energetico e il costo dei dispositivi. In molti casi, infatti, la differenza di prezzo tra una smart plug e una multipresa classica è superiore al risparmio ottenuto in bolletta. Quindi, la vera leva dovrebbe essere quella della sostenibilità ambientale, non solo quella economica".
Quanti kWh si possono risparmiare ottimizzando lo stand-by?
La stima, ci spiega il Direttore Generale, non è semplice da quantificare con precisione. "Ma possiamo affermare che una famiglia media, con elettrodomestici classici, televisore, decoder, PC, console, può risparmiare tra i 100 e i 200 kWh all’anno semplicemente ottimizzando l’uso dello stand-by". Un dato che, sottolinea, può variare molto: "Dipende dalle abitudini d’uso, dal numero di dispositivi e dalla loro classe energetica. Ad esempio, un apparecchio in classe A consuma molto meno di uno in classe C anche in stand-by".
In termini economici, questo risparmio può tradursi tra i 30 e i 60 euro l’anno. "Il valore massimo ipotetico corrisponde praticamente a una bolletta mensile. In questo caso, a differenza di quanto detto prima sulle prese smart, la leva economica può essere uno stimolo per convincere i consumatori ad agire. Ottimizzare lo stand-by non richiede investimenti, solo attenzione e consapevolezza. E può generare benefici sia per il portafoglio che per l’ambiente".
L’intervista con Fabio Cialona ci lascia con una riflessione importante: per iniziare a risparmiare, spesso non servono grandi rivoluzioni tecnologiche. Basta conoscere meglio i propri consumi e gestire con più intelligenza ciò che già abbiamo in casa. E se spegnere un televisore può sembrare un gesto insignificante, farlo ogni giorno può fare una grande differenza a fine anno.