Bending Spoons si prende Aol: l’ex gigante del web passa sotto controllo italiano, nuova vita per lo storico marchio - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 20:29

Bending Spoons si prende Aol: l’ex gigante del web passa sotto controllo italiano, nuova vita per lo storico marchio

Per finanziare l’acquisizione, a un prezzo stimato intorno a 1,4 miliardi di euro, Bending Spoons ha aperto una linea di debito da 2,8 miliardi

di Maddalena Camera

Bending Spoons si prende Aol

Aol, American Online, finisce in Italia acquisita da Bending Spoons. Fondata a Copenhagen ma con sede a Milano, Bending Spoons è in realtà un fondo di private equity che ha già effettuato diverse acquisizioni in ambito tecnologico ma ha al suo interno le competenze per rivitalizzare i business acquisiti.

Il venditore di Aol è Yahoo, un formidabile esempio di come un’azienda che era leader nelle ricerche in rete sia finita sull’orlo del fallimento quando un concorrente più performante, Google, è entrato sul mercato. Certo è che anche la storia di Aol  è degna di nota sul fronte delle strategie sbagliate e si sia intrecciata, perché purtroppo era stata presa da esempio, a quella di famoso italico fallimento, ossia Seat Pagine Gialle

Aol, all’apice del successo come Internet provider nel 2000, penso bene di acquisire Time Warner per diventare il maggior distribuire di contenuti online.  E di li a poco anche Seat Pagine Gialle controllata da Telecom Italia si lanciò in una simile avventura e acquisì Telemontecarlo, oggi conosciuta come La7. Inutile dire che entrambe le operazioni furono fallimentari e bruciarono miliardi di dollari e di euro di valore. 

Aol si separò da Time Warner (che è l’editore della Cnn) nel 2009 senza riuscire mai a tornare ai fasti di quando era il più importante Internet Provider di tutti gli Stati Uniti. Ora, secondo le stime di Luca Ferrari ad e fondatore di Bending Spoon, Aol sarebbe uno dei dieci provider di posta elettronica più utilizzati al mondo con circa 8 milioni di utenti attivi al giorno e 30 milioni al mese.

Per finanziare l’acquisizione, a un prezzo stimato intorno a 1,4 miliardi di euro, Bending Spoons ha aperto una linea di debito da 2,8 miliardi. Da registrare che Aol era stata acquisita nel 2015 dal gigante delle tlc Verizon per 4,4 miliardi di dollari. Ma non contenta Verizon acquisì anche Yahoo per 4,5 miliardi per poi cedere nel 2021 (dopo una fusione non riuscita) entrambe le società al fondo Apollo per 5 miliardi di dollari.

Ora il passaggio a Bending Spoons della sola Aol. La società milanese è stimata circa 7 miliardi e, come già detto, è cresciuta effettuando diverse acquisizioni. Se Aol c’è ancora, nonostante tutto, Seat non esiste più. I suoi asset, ossia le directory delle Pagine Gialle, sono finiti a ItaliaOnline che vende account e servizi di comunicazioni per le piccole e medie imprese italiane con servizi di web e digital marketing online.