Big Pharma dopo il rally del 2020: Pfizer su, bene Novavax, crolla Curevac - Affaritaliani.it

Economia

Big Pharma dopo il rally del 2020: Pfizer su, bene Novavax, crolla Curevac

Continua, con qualche eccezione, la crescita dei titoli delle principali case farmaceutiche coinvolte nella campagna: tiene Pfizer, bene Novavax, crolla Curevac

Boccata d’ossigeno per Biontech, partner di Pfizer nello sviluppo del vaccino, che al suono della campanella a Wall Strett parte con un rialzo +0,46%. Bene anche per la statunitense Novavax che segna un +2,07% sempre in avvio di contrattazioni. In picchiata, invece, il candidato alla corsa europea contro il vaccino, la tedesca Curevac, che registra un -38,99%, dopo aver annunciato qualche giorno fa che il siero anti-Covid sviluppato ha solo il 47% di efficacia.

Male anche per AstraZeneca che vede prevalere le vendite con un -0,21%. Un quadro variegato con un protagonista: il rimbalzo netto di Novavax dopo le vendite di fine aprile e il crollo di Curevac, che sulla scia di ieri, dove a Francoforte perdeva oltre il 40%, conferma il trend negativo. Per il resto le quotazioni- come conferma anche un recente report firmato dagli strategist di Bofa- subiranno un calo del 25% rispetto ai picchi dell’anno scorso e ci si dovrà aspettare un ulteriore 17% di calo nei prossimi mesi.

Conferma che arriva anche dai calcoli del Sole 24 Ore: Moderna da aprile ha ridotto del +49,3% la crescita del titolo contro il +89,4% nel confronto con inizio anno. O ancora, Johnson and Johnson, rimasto invariato negli ultimi tre mesi (+1%), all’inizio dell’anno ha visto una crescita del +4,5%.

Anche Biontech, partner di Pfizer nello sviluppo del vaccino ha visto dimezzare la crescita che faceva segnare un +150% rispetto al valore di inizio anno, sceso a +79% da aprile, margine che resta comunque il più alto tra i principali protagonisti della corsa al vaccino contro il Coronavirus. In generale, conclude Il Sole 24 Ore, nel primo trimestre Pfizer, AstraZeneca, Johnson and Johnson e Moderna hanno registrato ricavi e utili in crescita, rivedendo in alcuni casi al rialzo le prospettive per la fine dell’anno. Invece per Moderna, fondata solo otto anni fa nel Massachusetts, si è trattato del primo risultato trimestrale positivo della storia.