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Economia
Borsa, British Telecom brilla a Londra: rumors di Opa dall'indiana Reliance
Philip Jansen, amministratore delegato di BT Group

British Telecom in luce a Londra, l'uomo più ricco dell'Asia punta i riflettori sul Regno Unito 

Fari puntati sul titolo di British Telecom Group, il primo operatore telefonico del Regno Unito che oggi a Londra mette a segno attorno alle 10 italiane un guadagno dell'8,5% a 167,13 pence, il maggiore dell'indice Ftse 100 e anche dell'indice Euro Stoxx 600. A spingere la corsa le indiscrezioni secondo cui la conglomerata indiana Reliance Industries del miliardario Mukesh Ambani starebbe valutando il lancio di un'offerta sulla compagnia telefonica, a riprova del fermento sul settore delle tlc. 

Reliance Industries sta valutando un'offerta per l'ex-British Telecom

Secondo l'Economic Times, il principale quotidiano economico-finanziario dell'India, Ambani, l'uomo più ricco dell'intera Asia, avrebbe puntato i riflettori sul Regno Unito per rafforzare la sua presenza nelle tlc. Più fonti vicine al dossier, scrive il giornale, riferiscono che Reliance Industries sta valutando un'offerta per l'ex-British Telecom.

La mossa avverrebbe dopo che due mesi fa Reliance ha perso il duello con il consorzio di private equity formato da Apax Partners e Warburg Pincus per l'acquisizione della controllata olandese di T-Mobile per 5,1 miliardi di euro. Ambani ultimamente farebbe la spola tra Mumbai e Londra dopo avere acquistato la tenuta di Stoke Park (300 acri di parco attorno a una residenza georgiana adibita a hotel e golf club, in passato set di alcuni film di James Bond), nel Buckingamshire per 57 milioni di sterline. 

British Telecom, il principale azionista è il miliardario franco-israeliano Patrick Drahi, proprietario della compagnia telefonica francese Sfr

British Telecom ha un azionariato diffuso, rileva l''Economic Times e alcuni tra gli investitori strategici sarebbero aperti all'idea di vendere i loro titoli se l'offerta sarà all'altezza. Le fonti si aspettano che Reliance lanci un'Opa 'non sollecitata' o rilevi una quota di controllo. In alternativa, potrebbe proporre una partnership sulla controllata di Bt, Openreach (rete digitale), per finanziarne i piani di espansione. Il principale azionista di BT con il 12,1% dallo scorso giugno e' il miliardario franco-israeliano Patrick Drahi, proprietario della compagnia telefonica francese Sfr, che secondo indiscrezioni circolate nelle scorse settimane vorrebbe accrescere la sua quota. BT ha una capitalizzazione di Borsa di circa 16,5 miliardi di sterline.

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