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Economia
Borsa, cordata nazionale per tutta Piazza Affari: 5S-Pd trovano la quadra

Il Progetto Borsa torna sul tavolo del governo e questa volta, come scrive oggi MF-Milano Finanza, il Pd pare aver sposato l’intenzione del M5S di rilevare tutto l’asset italiano (quindi la stessa Borsa Spa, Mts, la piattaforma dei titoli di Stato ed Elite, la società che gestisce circa 1.300 pmi non quotate) se la Commissione Ue dovesse costringere nei prossimi due mesi il London Stock Exchange a limitare il perimetro europeo vendendo l’Italia, che controlla dal 2007, per effettuare l’acquisizione di Refinitiv.

In seguito alla decisione di Bruxelles, sono emerse voci di un interesse del Mef solo per Mts, che incide per oltre il 50% degli utili di Borsa. Se venissero scisse le due parti, l’Italia sarebbe però messa in difficoltà. E questo ha allertato il Copasir, il Comitato per la sicurezza del Paese, presieduto da Raffaele Volpi.

Il progetto di riportare l’Italia in mani italiane grazie all’intervento del governo, che agirebbe usando l’arma del golden power, scrive MF, è in rampa di lancio da tempo ed è stato portato avanti dal premier Giuseppe Conte e da Riccardo Fraccaro, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che avrebbero raggiunto dunque un accordo di massima anche con il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Ora tutti i tasselli del complesso puzzle sono sul tavolo.

Il piano è stato messo per iscritto lo scorso autunno da Mediobanca, che ha delineato un recupero di Borsa dagli inglesi attraverso Cdp, la sua quotazione con una parziale cessione delle quote a operatori di mercato quali banche e imprenditori e poi eventualmente il suo inserimento in un network europeo di listini quale Euronext.

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