Piazza Affari maglia nera. Spread stabile sotto quota 160
Le borse europee chiudono deboli, recuperando parte delle perdite di meta' seduta grazie al miglioramento della performance di Wall Street, che prosegue piatta dopo un'apertura in calo. Sui listini pesano i timori legati alla crisi in Ucraina e la nuova flessione dell'indice Pmi manifatturiero in Cina.
Ad accusare i ribassi maggiori e' Milano, dove l'indice Ftse Mib cede lo 0,65% a 21.639,96 punti. Negativa anche Francoforte, con il Dax che segna -0,28% a 9.529,50 punti. Sopra la parita' Parigi (Cac 40 +0,1% a 4.462,69 punti) e Madrid (Ibex +0,02% a 10.477,0 punti). Chiusa per una festivita' Londra.
PIAZZA AFFARI - La Borsa di Milano chiude in flessione una giornata condotta sempre negativamente e priva di spunti di rilievo. Nell'ambito di un contesto internazionale che risente delle tensioni tra Ucraina e Russia e dell'ennesima battuta d'arresto dell'indice manifatturiero cinese, Piazza Affari risulta la peggiore d'Europa con un calo del Ftse Mib pari allo 0,65% a quota 21.639 punti; All Share -0,65% e 23.075 punti.
In flessione energetici, Fiat e bancari, con l'eccezione di Mps che, dopo uno scivolone iniziale, piazza un +3,17% dopo che l'ad Fabrizio Viola ha detto che "faremo di tutto per partire prima dell'estate" con l'aumento di capitale.
SPREAD - Lo spread tra Btp decennali e omologhi tedeschi chiude stabile a 159 punti. Il rendimento si attesta al 3,04% dopo aver aggiornato al 3,03% il proprio minimo dall'introduzione dell'euro. Il differenziale Bonos/Bund segna 154 punti per un tasso del 3%.