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Economia
Borse europee chiudono deboli e miste. Piazza Affari in rosso
Borsa a Piazza Affari Milano

Le Borse europee chiudono deboli e miste e rispetto a stamane riducono le perdite, nonostante lo stallo dell'Eurogruppo sugli eurobond. I mercati guardano alla riunione di domani e scommettono su un compromesso per superare l'impasse. Londra arretra invece dello 0,47% a 5.677,60 punti, in quanto anche se le condizioni di Boris Johnson rimangono stazionarie preoccupa il vuoto di potere a Downing Street. A Milano l'Ftse Mib segna -0,18% a 17.380 punti. Francoforte cede lo 0,21% a 10.335,12 punti mentre il Cac 40 di Parigi e' poco sopra la parita' con il +0,10% a 4.442,75 punti.

BORSA: STALLO NELL'EUROGRUPPO, PIAZZA AFFARI IN ROSSO

''Insieme al ministro delle Finanze tedesco Olaf Scholz lanciamo un appello a tutti i Paesi membri a essere all'altezza di sfide eccezionali''. Con queste parole, il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire ha annunciato che il meeting dell'Eurogruppo è stato rinviato a domani, 9 aprile. Dopo 16 ore di negoziato, la tanto attesa riunione di ieri si è chiusa con un nulla di fatto riconducibile, da quanto emerso nel corso della giornata, all'intransigenza olandese. In questo contesto i listini europei hanno chiuso all'insegna della debolezza. A Milano il Ftse Mib si è fermato a 17.380,82 punti, -0,18% rispetto al dato precedente, mentre lo spread tra titoli italiani e tedeschi è salito di 2,77 punti percentuali a 200 punti tondi. Oggi il Ministero dell'Economia ha collocato Bot con scadenza 3 e 12 mesi per 9,5 miliardi di euro. I titoli a tre mesi, messi sul mercato per 3 miliardi di euro, hanno registrato un rendimento allo 0,188% e un tasso di copertura (bid-to-cover), il rapporto tra richieste e importo offerto, di 1,88 volte. Per quanto riguarda invece il Bot a 12 mesi, ne sono stati assegnati 6,5 miliardi ad un taso dello 0,534%, contro lo 0,072% di metà marzo. In questo caso il bid-to-cover si è attestato a 1,57. In linea generale, visto il particolare momento, i risultati emersi dall'asta di Bot condotta oggi dal Tesoro vanno considerati sostanzialmente positivi. Scontato il rialzo del rendimento, i fondamentali economici del nostro Paese, già in difficoltà, rischiano di dover pagare un conto particolarmente elevato al blocco delle attività economiche, indicazioni sostanzialmente positive sono arrivate dalla tenuta della domanda.

Sul paniere principale di Piazza Affari segnaliamo il -1,35% di Intesa Sanpaolo, il -1,8% di Ubi Banca e il rosso di mezzo punto percentuale (-0,49%) registrato da UniCredit. Le indicazioni arrivate dai dati sulla raccolta di marzo hanno invece permesso all'accoppiata formata da Banca Mediolanum e da Azimut di chiudere rispettivamente in rialzo del 4,5 e del 7,16 per cento. Nuova seduta positiva per Diasorin (+3,6%) che ha aggiornato il massimo storico in scia dell'annuncio del test sierologico sugli anticorpi per il Covid-19. Nel comparto energetico segnaliamo il -1,41% di Eni ed il -2,2% di Saipem nel giorno in cui la statunitense Exxon Mobil ha tagliato di quasi un terzo gli investimenti in ricerca e sviluppo. In attesa del nuovo meeting straordinario dell'Opec, che si terrà sempre nella giornata di domani, il future sul Brent segna un +0,7% a 32 dollari il barile. Dall'aggiornamento relativo le scorte statunitensi è emerso un incremento di 15,2 milioni di barili, contro un consenso fissato a +13,8 milioni. (in collaborazione con money.it)

Titoli Stato: spread Btp/Bund chiude a 195 punti

Si restringe ancora lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi. Il differenziale, schizzato stamani fino a 214 punti dopo che ieri sera l'Eurogruppo si e' impantanato sugli eurobond, ha chiuso sotto la soglia dei 200, precisamente a 195,2 punti. Il rendimento del titolo italiano e' all'1,643%.  

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