Economia
Borse, la pace a Gaza non smuove i mercati: Europa in rosso. Milano maglia nera azzoppata da Ferrari
Lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi chiude a 83,5 punti. Il biglietto verde è sulla buona strada per la sua migliore settimana da quasi un anno

Borse europee contrastate con focus su Gaza. A Piazza Affari crolla il titolo di Ferrari
Le Borse europee chiudono deboli e negative con Milano che segna la performance peggiore (-1,59%) trainata al ribasso da banche e auto. Parigi cede lo 0,23% a 8.041 punti, Londra perde lo 0,41% a 9.509 punti, Francoforte è poco sopra la parità (+0,06%) a 24.611 punti.
Piazza Affari chiude in netto calo, in un contesto d'incertezza per i listini europei in attesa della scelta del presidente francese Macron per il nuovo primo ministro dopo dimissioni di Sébastien Lecornu e del suo governo. Gli investitori continuano poi a monitorare gli sviluppi commerciali dopo che l'Ue ha proposto l'aumento dei dazi sull'acciaio a un massimo del 50% sulle importazioni in eccesso e la contemporanea riduzione delle quote esenti da dazi, al fine di proteggere l'industria europea dall'ondata di acciaio cinese a basso costo.
L'indice Ftse Mib perde l’1,59% a quota 42.791 punti. Sul listino, in evidenza Tim (+3,03%). Crolla Ferrari (-15,41% a 354 euro per azione) nel giorno della presentazione del piano strategico al 2030. Male anche gli altri titoli del lusso: Brunello Cucinelli -1,08% e Moncler a -2%. Negativi anche gli industriali con Stellantis a -0,92%, Leonardo -1,28%, Pirelli -0,73%.
Positivi gli energetici a maggior capitalizzazione con Enel ed Eni rispettivamente a +0,77 e +0,60 per cento. In flessione i bancari: Unicredit -1,33%, Intesa -0,61%, Mediobanca -1,09%, Mps -0,67%, Banco Bpm -0,42%. In controtendenza tra i finanziari i titoli assicurativi: Unipol +0,69%, Generali +0,88%.
Sul fronte valutario, l'euro chiude in calo a 1,1559 dollari (-0,60%). Il biglietto verde è sulla buona strada per la sua migliore settimana da quasi un anno, sostenuto da uno yen debole dopo il cambio di guardia nel partito al governo in Giappone. Questa settimana i mercati hanno dovuto fare i conti con le turbolenze politiche in Giappone e in Francia, oltre che con il protrarsi dello shutdown statunitense, tutti fattori che non hanno contribuito a rafforzare la fiducia degli investitori, che hanno cercato rifugio in asset sicuri come l'oro. L’euro perde anche nei confronti dello yen a 177,01 (-0,30%). Cambio dollaro/yen a 153,16 (+0,31%).
Sul mercato obbligazionario, lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi chiude a 83,5 punti, in rialzo rispetto agli 82 punti dell’avvio e agli 82,9 punti della chiusura di ieri. Il rendimento si attesta al 3,539%. Il tasso delle Oat francesi è al 3,529% (con lo spread con i Bund a 82,3 punti).