Focus mercati/ Piazza Affari maglia nera fra le borse europee. Lo spread sale a 320 punti
Seduta difficile per la Borsa di Milano che, in un'Europa contrastata, archivia la giornata con pesanti perdite: il Ftse Mib cede l'1,74% a 15.745 punti. L'indice All Share termina la seduta in calo dell'1,61% a 16.775 punti.
Sul mercato torna a farsi sentire il peso dello spread Btp-Bund, salito sui 320 punti e oltre dopo l'asta dei titoli di Stato, che ha visto crescere i rendimenti. Migliori delle attese i dati macro dagli Usa, ma neppure Wall Street sulla parita' ha aiutato piazza Affari.
Sul listino male le banche, a cominciare da Ubi Banca (-6,38%), ko dopo i conti, e Banco Popolare (-5,45%). Giu' anche Enel (-5,98%) e Telecom (-3,2%) mentre sale, in controtendenza, Saipem (+2,58%). In leggera crescita gli scambi, saliti sopra i 2 miliardi di controvalore.
Tra i titoli delle banche, pesanti anche le altre popolari (Bpm -4,2% e Bper -3,97%) nonche' Intesa Sanpaolo (-2,3%) e Unicredit (-1,98%); sale, in controtendenza, Mediobanca (+0,55%), piu' indietro Mps (-0,58%). In rosso Generali (-2,01%) nel giorno del cda sul bilancio.
La maglia rosa del listino va a Saipem (+2,58%); scendono Eni (-1,38%) e Snam (-0,56%). Ribassi nel comparto industriale, con Fiat a -0,49% e Pirelli -2,16%. Scivolone di Mediaset (-4,22%). Chiusura positiva, invece, per Luxottica (+1,39%), Tod's (+0,53%) e Lottomatica (+2,72%).
Fuori dal Ftse Mib sale Cucinelli (+2,16%) dopo i conti. Flessioni nella galassia Unipolsai alla vigilia delle assemblee di Fonsai e Milano assicurazioni sull'azione di responsabilita' nei confronti della gestione Ligresti: Unipol cede il 3,15%, Fonsai lo 0,79%, Premafin lo 0,82% e Milano assicurazioni segna -1,29%.
Milano è la maglia nera fra le borse europee, che chiudono tutte deboli con l'eccezione di Francoforte, che termina in rialzo dello 0,06% a 7.970,91 punti. Perde lo 0,45% anche Londra a 6.481,50 punti e lo 0,4% Madrid. Parigi scende dello 0,1% a 3.836,04 punti. Atene avanza del 3,23%. Piatta Wall Street, nonostante i positivi risultati delle vendite al dettaglio Usa, mentre pesano le prese di beneficio degli investitori.