Argentina, crisi Russia e Banco Espirito: borse negative
Le borse europee chiudono in rosso una seduta nella quale pesano il nuovo default argentino, la crisi della portoghese Banco Espirito Santo, le tensioni geopolitiche e alcune deludenti trimestrali. Ribassi particolarmente consistenti a Madrid, che perde il 2,1%, per via della maggiore esposizione delle aziende spagnole all'Argentina. Giu' del 3,12% Lisbona. Londra cede lo 0,64% a 6.730,18 punti. Francoforte segna -1,94% a 9.407,48 punti, Parigi -1,53% a 4.246,14 punti e l'indice Ftse MIb di Milano perde l'1,52% a 20.570,80 punti. A Lisbona crolla il Banco Espirito Santo, che perde il 37,7% dopo aver ceduto fino al 50% a causa delle perdite record registrate dalla banca portoghese nel secondo trimestre.
PIAZZA AFFARI - Piazza Affari ha chiuso in ribasso una seduta negativa per tutti i principali mercati europei, fortemente condizionati dal nuovo default dell'Argentina. Il Ftse Mib, negativo per quasi tutta la giornata, ha chiuso a quota 20.570 punti, in flessione dell'1,52%, particolarmente penalizzato dal cattivo andamento dei bancari che hanno risentito dell'annuncio delle maxi perdite del portoghese Banco Espiritu Santu. L'All Share ha invece chiuso in calo dell'1,5%. In netta controtendenza rispetto all'andamento generale il titolo Generali (+2,02%) dopo i risultati del semestre e la promessa di maggiori dividendi.
SPREAD - I mercati del debito mediterranei restano stabili nel giorno del secondo default dell'Argentina in tredici anni. Lo spread tra Btp decennali e omologhi tedeschi segna 152 punti per un tasso del 2,70%. Il differenziale Bonos/Bund segna 133 punti per un tasso del 2,51%.