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Economia
Cairo, il mercato non teme il virus.Nel 2020 partirà la cura dimagrante
URBANO CAIRO (foto Lapresse)

I numeri del bilancio 2019 di Cairo Communications hanno leggermente deluso le attese, mentre la società non ha fornito guidance per il 2020 a causa dell’emergenza coronavirus, ma nel complesso gli analisti, nei loro report successivi alla diffusione dei risultati di bilancio, sono soddisfatti. Loro e gli investitori confidano infatti che la medicina che Urbano Cairo ha sempre somministrato ad aziende in affanno, sebbene amara continui a funzionare: tagliare i costi dove possibile e cercare di limitare il calo dei ricavi, nello specifico facendo leva sull’aumento del traffico sui siti del gruppo e sull’audience in crescita di La7. 

rcs
 

I ricavi già lo scorso anno sono del resto calati del 5,1% a 1,184 miliardi di euro, in linea con le attese, mentre l’Ebitda (ante IFRS16) è calato a 147 milioni (-20%), contro attese di Equita Sim pari a 163 milioni e l’utile netto è calato a 42 (-30%, le attese oscillavano attorno ai 48 milioni). A deludere, andando a scavare tra i numeri, sono state le performance dell’area TV&Mux, che ha visto i ricavi pubblicitari lordi calare dello 0,5% contro attese per un +3,5% e questo nonostante livelli di audience robusti per La7 (share stabile al 4,8% in prime time), mentre l’Ebitda è calato da 10,3 a 8,8 milioni i euro. 

Nell’area Magazines i ricavi sono in calo del 10% e l’Ebitda è passato da 8,6 a 5,5 milioni (-36%). Delude le attese, ma non va così male, la controllata Rcs, i cui ricavi sono calati in media del 5% medio (-5% i ricavi pubblicitari, -5,5% quelli legati alla distribuzione) a 924 milioni, mentre l’Ebitda si è ridotto del 18% a 127 milioni, principalmente per il minore contributo della divisione Newspapers Italia (-6% di ricavi, -27% di Ebitda a 62 milioni). 

TAYLOR MEGA URBANO CAIRO 0
 

A fronte di un utile netto è calato del 20% a 68 milioni, i flussi di cassa operativi ante dividendi restano solidi e pari a 87 milioni (-13%). Come detto a infondere coraggio ad analisti e investitori è la rapidità con cui Cairo ha subito messo in atto la sua “cura”: il dividendo di Rcs è stato ridotto da 6 a 3 centesimi per azione, quello di Cairo Communicatios da 14 a 4 centesimi, mentre il Cda proporrà ai soci di rinnovare l’autorizzazione al buy-back azionario, che verosimilmente procederà senza eccessiva fretta. 

Con un mercato pubblicitario da inizio mese in calo in Italia e Spagna per i prodotti cartacei, la diffusione dei quotidiani sportivi (come la Gazzetta dello Sport) sta soffrendo per l’interruzione dei campionati di calcio e lo slittamento di Europei ed Olimpiadi (e molto probabilmente del Giro d’Italia), ma il gruppo registra un significativo incremento dell’audience di La7 e del traffico digitale sui propri siti. Questo, unito a multipli borsistici molto modesti (Ev/Ebida pari a circa 4 volte), giustifica la raffica di giudizi confermati in queste ore. 

Floris Gruber Merlino
 

Equita Sim, in particolare, ribadisce il proprio “hold” con target a 3,3 euro (rispetto agli 1,74 euro attuali in borsa), Banca Imi punta sulle azioni di contenimento dei costi e conferma un “buy” con target a 2,8 euro, Kepler Cheuvreux per ora conferma le previsioni sull’utile per azione 2020-2021 (di recente già ridotte) come pure il “buy” con target a 2 euro. Infine Mediobanca Securities (per la quale i numeri non hanno costituito una sorpresa) mantiene il proprio “outperform” e target a 3,85 euro, sottolineando come il management abbia sempre agito “prontamente” in passato per resistere a condizioni avverse di mercato, prendendo azioni coraggiose e tagliando i costi, come probabilmente farà in queste circostanze. 

Sullo sfondo resta peraltro un rischio: l’esito del giudizio promosso da alcuni fondi di Blackstone davanti alla Corte Suprema di New York per il contenzioso relativo alla vendita del 2013 della sede del Corriere della Sera di Via Solverino/via San Marco. La società di private equity guidata da Stephen Schwarzmann (571 miliardi di asset in gestione a fine 2019) ritenendo di aver pagato troppo ha avanzato due richieste da 300 milioni di dollari ciascuna, una nei confronti di Rcs e l’altra dello stesso Urbano Cairo, a cui Rcs (che ha più volte ribadito di ritenere privo di ogni fondamento il ricorso) ha concesso una manleva, in caso di eventuali sconfitte in tribunale, avendo l’imprenditore alessandrino operato in veste di legale rappresentante della società, nell’interesse della stessa. La sentenza, inizialmente attesa per marzo, è slittata ai primi di aprile, sempre che per allora New York, attualmente in piena pandemia di coronavirus, sia tornata alla normalità. 

Luca Spoldi

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