Casi e casini di borsa/ Morgan Stanley promuove Atlantia, ma restano incertezze sul traffico

Di motivi per rimanere cauti ne restano molti, "come il debole andamento del traffico e l'incertezza politica in Italia", ma dopo i recenti cali le valutazioni del titolo Atlantia appaiono agli analisti di Morgan Stanley "più attraenti ora", al punto da migliorarne il giudizio da "underwight" a "equal-weight". Invariato invece il target price, pari a 13,33 euro per azione, contro i 12,60-12,65 euro attorno ai quali il titolo ha oscillato oggi, in rialzo di un punto percentuale rispetto alla vigilia.
Secondo gli esperti della banca d'affari americana, infatti, a breve termine la crescita del traffico dovrebbe risultare debole (anzi nel primo trimestre dovrebbe essere calato del 5%-6%, prevedono gli esperti), mentre le incertezze relative alla fusione con Gemina e lo stallo politico italiano rischiano di continuare a condizionare il titolo. Tuttavia da quando la fusione è stata annunciata le quotazioni di Atlantia sono già calate di un 10% abbondante, mentre gli indici di Piazza Affari hanno messo a segno un rialzo di poco inferiore ai 3 punti percentuali, col titolo che tratta attorno ad un rendimento implicito, in termini di dividendi attesi per il 2013, del 6,4%, ben oltre il 4,3% che può offrire oggi un Btp decennale.
Inoltre assumendo un costo medio ponderato del capitale dell'8,3% si otterrebbe un valore di equilibrio implicito di 15 euro per azione, ampiamente superiore al target price a 12 mesi indicato dagli analisti, che riguardo alla fusione con Gemina, pur conservando dubbi circa le motivazioni, segnalano di non ritenere il prezzo pagato eccessivamente caro (prendendo come base le stime di consenso per il 2014 si otterrebbe una valutazione di Gemina pari a 7 volte il rapporto Ev/Ebitda), "specie alla luce dei multipli pagati nelle recenti transazioni private per gli aeroporti" e dunque giudicano neutra l'operazione.