Chi è Luca de Meo, l'ex delfino di Marchionne che lascia la guida di Renault e ora punta sul lusso - Affaritaliani.it

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Chi è Luca de Meo, l'ex delfino di Marchionne che lascia la guida di Renault e ora punta sul lusso

La sua lunga carriera nel settore dei motori, esperienze anche in Ducati e Lamborghini

di redazione economia

Chi è Luca de Meo, il grande esperto di auto che cambia settore e passa al "lusso" con Kering

Rivoluzione in Renault, Luca de Meo annuncia che lascerà il ruolo di amministratore delegato del gruppo automobilistico francese il prossimo 15 luglio. Scossone improvviso ai vertici dell'azienda, de Meo annuncia le sue dimissioni e chiude così la sua avventura alla testa del marchio dopo cinque anni di grandi successi. Per lui, stando alle indiscrezioni, sarebbe pronto un nuovo ruolo di prestigio in Kering, il marchio del "lusso" che comprende anche Gucci e Yves Saint Laurent. De Meo dovrebbe essere nominato amministratore delegato di Kering nei prossimi giorni. Al momento la società guidata da Francois-Henri Pinault, riporta Le Figaro, avrebbe deciso di fare un passo indietro, riorganizzare la governance della società e separare i ruoli di Ceo e presidente.

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Per de Meo, il 58enne milanese, ex delfino di Sergio Marchionne, si tratta di una nuova e importante sfida dopo decenni trascorsi nel settore dell'auto, dove ha lavorato per 10 marchi appartenenti a quattro gruppi automobilistici, il primo del quale fu proprio Renault. De Meo poi è passato a Toyota Europe, quindi nel gruppo Fiat, dove ha diretto le marche Lancia, Fiat ed Alfa Romeo e dove è stato artefice del rilancio della Fiat 500. Nel 2009 De Meo passa al Gruppo Volkswagen. Poi nel 2012 entra nel Cda di Audi, quindi dal 2015 al 2020 è presidente del comitato esecutivo di Seat. Tra i suoi incarichi anche quello di membro dei Consigli di Sorveglianza di Ducati e Lamborghini.

Nelle ultime settimane de Meo, insieme al presidente di Stellantis John Elkann, aveva lanciato l'allarme sull'industria dell'auto europea: il suo "destino si gioca quest'anno", ha detto in un'intervista a Le Figaro, premendo sull'Unione Europea per una semplificazione delle norme per costruire piccole auto sul modello delle K-car, vetture leggere e compatte, molto diffuse in Giappone e perfette per le città.

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