Economia
Chiara Ferragni, 6,4 milioni per rilanciarsi dopo il pandoro-gate. Ma chiude il negozio di Roma
Tra le prime operazioni concrete c'è la chiusura del negozio di Roma e liquidazione della controllata Fenice Retail S.r.l.

Chiara Ferragni guida il rinnovamento di Fenice con un aumento di capitale da 6,4 milioni
Chiara Ferragni è pronta a rilanciare sul serio il suo marchio. Dopo mesi complicati, la fondatrice torna al centro del progetto imprenditoriale con un’operazione chiara: un'aumento di capitale da 6,4 milioni di euro nella società Fenice S.r.l. (che gestisce i diritti del Chiara Ferragni Brand) diventandone praticamente l’unica proprietaria, con il 99% delle quote. L’obiettivo? Un rinnovamento completo del brand, non solo nell’immagine ma anche nella struttura.
A partire dal secondo semestre del 2025 si vedranno i primi cambiamenti: nuovo posizionamento, strategia rivista e una presenza più forte sia online che offline. Il messaggio è semplice: ripartire, con più consapevolezza e visione di lungo periodo. Tra le prime scelte concrete c'è la chiusura del negozio di Roma e liquidazione della controllata Fenice Retail S.r.l.. Si punta a snellire tutto e concentrarsi su quello che funziona davvero.
Nel comunicato diffuso dalla società si parla di una revisione delle modalità di distribuzione, con particolare attenzione ai canali digitali e a un uso più mirato dei punti vendita fisici. Il restyling del brand sarà parte integrante di questa nuova fase, che punta a riportare solidità e chiarezza intorno al marchio, e entro giugno verrà anche approvato il bilancio 2024. Insomma la Ferragni, che fino a oggi è stata il volto del brand, ora ne è anche la vera regista. E lo fa con un investimento concreto, mettendoci la faccia e i capitali.