Club Med, ok del board a Fosun. Bonomi valuta il rilancio contro i cinesi
Il rilancio di Fosun riapre i giochi su Club Med, con il Cda del colosso turistico transalpino che ha accolto "con favore" la nuova proposta di offerta pubblica del conglomerato cinese. Ieri Andrea Bonomi ha fatto sapere al mercato di essere pronto a valutare "tutte le opzioni" nella partita su Club Med dopo il rilancio della cordata antagonista Gallion (guidata dai cinesi di Fosun) che ha promosso un'opa a 22 euro per azione sulla società. Il rilancio a 22 euro per azione corrisponde a una valorizzazione di Club Med pari a 840 milioni di euro, una cinquantina in più rispetto all'offerta della Global Resorts controllata del finanziere italiano.
"Il consiglio accoglie favorevolmente in questa fase che la nuova offerta proposta combina un aumento di valore per gli azionisti e la volontà di proseguire e rafforzare, attraverso ulteriori investimenti, l'attuale strategia di Club Med", è stato il responso della nota del board francese.
Global Resorts, il veicolo di Bonomi che aveva lanciato su Club Med un'offerta da 21 euro per azione, "prende atto dell'annuncio di una nuova offerta presentata da Fosun quale socio di maggioranza per il Club Med e, conformemente alle regole dell'organo di vigilanza preposto, studierà con estrema attenzione tutte le proprie opzioni negli interessi della società e dei suoi azionisti", si legge in una nota.
Quindi la partita sul colosso mondiale dei villagi vacanze va ai tempi supplementari. Bonomi aveva rilanciato a 790 milioni di euro, superando la prima offerta dei cinesi di Fosun insieme ad Ardian (ex Axa Private Equity) che non arrivava a 560 milioni. Tra l'altro la settimana scorsa il titolo Club Med era stato sospeso dopo il passaggio di mano di un pacchetto di azioni pari all'8% che dovrebbe essere proprio quello di Ardian ceduto al gruppo cinese che così sale a quasi il 25% di Club Med.