Economia
Condotte, all'asta l'80% di Cossi Costruzioni. Le mosse di Salini sugli asset

Condotte d'Acqua, numero tre delle costruzioni in Italia fino al 2017, in amministrazione straordinaria dal 6 agosto scorso, ha messo in vendita l'80% della controllata Cossi Costruzioni di Sondrio. L'offerente dovrà impegnarsi a ricapitalizzare la società per 12 milioni di euro e portare la disponibilità incondizionata di una 'primaria banca' a fornire una fideiussione da 2 milioni di euro idonea a garantire l'impegno dello stesso acquirente circa il mantenimento dell'occupazione di Cossi e della controllata Mosconi per almeno due anni. Gia' prima dell'avvio dell'amministrazione straordinaria si era fatta avanti Salini Impregilo con un'offerta simbolica, e le trattative con i vecchi amministratori si erano arenate.
Salini, come risulta a Il Sole 24 Ore Radiocor, ha ripresentato l'offerta ai tre commissari (Giovanni Bruno, Alberto Dello Strologo e Matteo Uggetti), che per obbligo di legge devono mettere ad asta pubblica tutte le cessioni (beni, contratti, partecipate). L'accesso alla 'Data room' è possibile fino al 14 gennaio, ed entro la stessa data (ore 12) dovra' essere presentata l'offerta vincolante. Oggetto dell'offerta e' in particolare il 75,01% del capitale sociale di Cossi detenuto da Condotte e il 4,99% detenuto da Ferfina (ex holding di controllo di Condotte, anch'essa in amministrazione straordinaria dal 5 dicembre scorso). Il restante 20% restera' in mano al socio storico Renato Cossi, che cedette l'80% della societa' a Condotte circa dieci anni fa.
La Cossi Costruzioni ha raggiunto negli anni scorsi un fatturato medio di 120-130 milioni di euro, con circa 200 persone medie occupate. Ha realizzato insieme a Impregilo importanti lotti della Salerno-Reggio Calabria, ed e' specializzata in gallerie e in generale infrastrutture (strade, ferrovie). Nel 2018 ha completato la realizzazione della Variante di Morbegno sulla Ss 38 dello Stelvio, in Valtellina (280 milioni di euro, opera che tra l'altro era passata a Cossi dopo la crisi di Tecnis).
La societa' è proprietaria di molti mezzi da cantiere (ha sempre realizzato in proprio le commesse) e di un impianto per la produzione di conglomerati bituminosi in provincia di Sondrio. Per partecipare alla gara l'offerente deve aver realizzato negli anni 2015, 2016 e 2017 almeno un fatturato medio di 150 milioni di euro, e deve dimostrare di avere un'attivita' coerente con quella di Cossi. 'A parita' di affidabilita' industriale e finanziaria - si legge nel bando - la valutazione dei Commissari straordinari avverra' sulla base del prezzo'.