Bce,il bazooka abbatte lo spread a 191. Germania, fiducia ko. Borse giù
Listini di nuovo in rosso dopo il nuovo quantitative easing da 750 miliardi lanciato nella notte contro il caro-spread. Si salva solo Piazza Affari
Si spegne il rimbalzo delle Borse europee, innescato dal programma di acquisti di emergenza da 750 miliardi lanciato dalla Bce per fronteggiare l'impatto della pandemia di coronavirus. A meta' seduta Francoforte cede l'1,44%, Parigi l'1,37% e Londra l'1,43%. I listini sono penalizzati anche dal crollo dell'indice tedesco Ifo ai minimi dal 2009. Fa eccezione Milano, che guadagna l'1,39% sul Ftse Mib e l'1,43% sull'All Share approfittando del calo dello spread Btp-Bund che scende fino a 191. Il "bazooka" della Bce, del resto, consentira' proprio di 'ridurre gli spread, cioe' il divario dei tassi d'interesse che possono esserci tra il debito francese, italiano, spagnolo o tedesco', come ha rilevato il ministro francese dell'Economia, Bruno Le Maire.
In Europa l'entusiasmo degli investitori è stato stoppato dal crollo dell'indice Ifo, che misura la fiducia degli imprenditori tedeschi. L'indicatore, nella lettura preliminare di marzo, e' sceso a 87,7 punti dai 96 di febbraio, sullo sfondo del forte rallentamento dell'economia europea dovuto all'impatto della pandemia di coronavirus. Si tratta della flessione piu' marcata dal 1991 e del livello minimo dal 2009.
Tra i titoli milanesi a maggiore capitalizzazione, si mette evidenza Snam (+7,35%) dopo la pubblicazione dei conti 2019 e la previsione di 'impatti limitati' dal coronavirus. Bene anche A2a (+8,1%) e Poste Italiane (+7,22%), mentre perde il 6% Fiat Chrysler, che ha annunciato la chiusura degli impianti in Nord America. Qualche giorno fa la stessa sorte era toccata agli stabilimenti in Europa. Sul mercato dei cambi l'euro scivola a 1,0741 dollari dagli 1,0832 di ieri alla chiusura dei mercati europei. La moneta unica si rafforza contro lo yen a 118,16 (117,78) e soprattutto nei confronti della sterlina, a 0,9310 da 0,9219. La divisa britannica e' in netto calo anche nei confronti del dollaro, a 1,1552 da 1,1634, dopo aver aggiornato i minimi dal 1985, mentre il biglietto verde guadagna terreno anche sullo yen e si attesta a 109,84 (108,05). Rimbalza dai minimi da 18 anni il petrolio: il future aprile sul Wti sale del 11,49% a 22,71 dollari al barile, mentre la consegna maggio sul Brent segna +5,02% a 26,13 dollari.
Sul Ftse Mib guadagnano terreno anche Italgas (7,78%) e Diasorin (+6,37%). La debolezza di Fca trascina invece al ribasso Exor (-2,27%). In generale rialzo anche se in peggioramento le banche, che beneficiano in modo particolare del calo dello spread, con l'eccezione di Bper (-1,54%). Nel resto del listino balza dell'11% Salini Impregilo, che ha annunciato che i lavori per la costruzione del nuovo Ponte di Genova procedono utilizzando il modello "fast track". Si mettono in evidenza anche Trawell (+16,52%), Tesmec (+13,73%) e Centrale del Latte d'Italia (+13,66%), mentre sono in rosso Piquadro (-9,03%) e Poligrafici Printing (-6,35%). Nel resto d'Europa, Lufthansa guadagna il 5% a Francoforte dopo che i vertici della societa' hanno rassicurato il mercato sulla solidita' del gruppo.
In recupero le banche, mentre Heidelbergcement perde il 9,22% dopo aver annunciato di non poter piu' fare previsioni per il 2020 a causa della crisi coronavirus. A Parigi scivolano TechnipFmc (-6,33%) e ArcelorMittal (-6,36%), mentre guadagnano terreno Valeo (+4,27%) e Vivendi (+4,21%). A Londra, infine, Tui recupera il 4,8% mentre Provident Financial perde il 18,2%.
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